Che cos'è la cassazione?

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Il nome corretto è Corte suprema di cassazione e nel nostro Paese è l’organo che si trova al vertice della giurisdizione italiana: la sua funzione principale è quella di assicurare “l’esatta osservanza e l’uniforme interpretazione della legge, l’unità del diritto soggettivo nazionale, il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni” (articolo 65 ordinamento giudiziario).

La cassazione è il tribunale di ultima istanza nel sistema giurisdizionale ordinario italiano e comprende sia l’ambito civile che penale. Nonostante le sentenze emesse dalla cassazione non siano vincolanti, i giudici di grado inferiore (primo e secondo) di regola tendono a seguire tali giudizi.

Fondamentale sottolineare che la Corte suprema di cassazione non giudica sul fatto ma sul diritto: il suo ruolo non è quello di riesaminare prove, bensì quello di verificare che la legge sia stata applicata correttamente e che, nei precedenti gradi, il processo si sia svolto secondo le norme vigenti.

Di regola la corte giudica in seguito a un’impugnazione successiva a una pronuncia della Corte d’appello fintantoché l’impugnazione sia possibile: una volta che la questione è stata coperta da provvedimento giurisdizionale (e quindi la sentenza non è più modificabile) nessun giudice potrà più pronunciarsi nuovamente su quel diritto.

Nell’art. 111, comma 7 della Costituzione è inoltre specificato che il ricorso per cassazione è sempre ammesso per violazione di legge contro le sentenze dei giudici (sia ordinari che speciali) e contro provvedimenti che incidono sulla libertà personale (ad esempio le condanne a pena detentiva).

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