Dada e surrealismo

Il gruppo surrealista

Oltre ai tre esponenti più rappresentativi del movimento, molti autori condivisero intensamente l'esperienza surrealista.

Philippe Soupault

Philippe Soupault (1897-1990), di famiglia alto borghese, individuò nel dadaismo un mezzo espressivo atto a tradurre la sua rivolta contro l'ambiente familiare. A lui si deve il primo esperimento di scrittura automatica, Les champs magnétiques (I campi magnetici, 1920), scritto con Breton. Seguirono le raccolte poetiche Rose des vents (Rosa dei venti, 1920), Westwego (1922), Georgia (1926). Disapprovando l'adesione di Breton al Partito comunista, si allontanò dal movimento surrealista nel 1929. In seguito la sua poesia assunse un andamento più lirico e familiare: Il y a un Océan (C'è un Oceano, 1936), Chansons du jour et de la nuit (Canzoni del giorno e della notte, 1949), Sans phrases (Senza frasi, 1953).

René Crevel

René Crevel (1900-1935), parigino, aderì al surrealismo come rivolta, scelta di vita. I suoi romanzi (Détours, Deviazioni, 1924; Mon corps et moi, Il mio corpo e io, 1925; La mort difficile, La morte difficile, 1927) sono veementi e sarcastici e per il loro "parossismo", oscillante tra virulenza ed emozione, ironia e immaginazione, costituiscono un'esperienza tra le più enigmatiche del suo tempo. Morì suicida.

Robert Desnos

Robert Desnos (1900-1945), parigino, dopo l'adesione al movimento surrealista pubblicò le raccolte poetiche Deuil pour deuil (Lutto per lutto, 1924) e La liberté ou l'amour (La libertà o l'amore, 1927), esempio di scrittura automatica che registra immagini e sogni apparsi nel dormiveglia. Dopo la rottura con Breton (1930), la sua poesia individuò una dimensione originale in un umanesimo non privo di humour e di tenerezza: État de veille (Stato di veglia, 1943); Contrée (Contrada, 1944). Membro della Resistenza, morì nel campo di concentramento di Terezin.

Benjamin Péret

Benjamin Péret (1899-1959) fu tra i fondatori del movimento surrealista. Trotzkista, combatté in Spagna con le brigate anarchiche, viene fatto prigioniero durante la seconda guerra mondiale e quindi si recò in Messico. Di là si scagliò contro i poeti della Resistenza (Le déshonneur des poètes, Il disonore dei poeti, 1945), da lui accusati di aver tradito lo spirito di ribellione permanente del surrealismo originario. Le sue opere in versi e in prosa sono caratterizzate da un veemente rifiuto dei canoni tradizionali e da una spontanea libertà verbale.