La lirica eolica: Saffo e Alceo

L'isola di Lesbo

Popolazioni di lingua eolica abitavano l'isola di Lesbo e le coste antistanti dell'Asia Minore, da Troia fino a Focea. Questa uniformità etnica e linguistica rispecchia la compattezza di una zona tanto legata da interessi comuni e unita da stretti rapporti commerciali. Al termine del VII secolo, infatti, Lesbo operava nell'ambito di influenza delle sviluppate popolazioni mediorientali e aveva contatti politici ed economici anche con il vicino regno di Lidia. La gente di Lesbo quindi non viveva in una società isolata e provinciale, diversamente da quanto accadeva in Grecia durante l'età arcaica, ma allargava i propri orizzonti e si integrava al mondo circostante.

L'ambiente di Saffo e Alceo

Saffo e Alceo non sono gli unici rappresentanti di questo mondo. A Lesbo, e anche al di fuori dell'isola, esercitò la professione di citaredo il poeta Arione, che prediligeva la lirica corale, a differenza di Saffo e Alceo, che furono quasi esclusivamente lirici monodici. Essi descrivono il mondo aristocratico a cui appartengono ponendosi però da punti di vista diversi. Infatti, pur essendo contemporanei e vivendo in un ambiente sostanzialmente affine, ciascuno dei due poeti si rivolge al pubblico elitario del proprio gruppo di appartenenza, il tìaso e l'eteria riunita a banchetto, espressione di due culture sostanzialmente diverse (l'una femminile, l'altra maschile). Ben si spiega ora la radicale opposizione tematica: poetessa d'amore Saffo, poeta civile e politico Alceo.