Approfondimenti

  • Il <i>Corpus luris Civilis</i>

Il <i>Corpus luris Civilis</i>

La redazione del Corpus luris Civilis rispondeva alla precisa finalità di mettere ordine tra l'enorme mole di materiale giuridico che si era accumulato nei secoli e in cui era divenuto difficile orientarsi. Giustiniano fece raccogliere tutte le costituzioni e i pareri giuridici che potevano essere ancora vincolanti, facendo eliminare gli altri. Quattro opere, ognuna con carattere e funzione diversi, componevano il Corpus: il Codice (Codex), il Digesto (Digesta seu Pandectae), le Istituzioni (Institutiones) e le Novelle (Novellae Constitutiones). Il Codice raccoglieva le costituzioni, la più antica di Adriano e la più recente dello stesso Giustiniano (534). Nel Digesto furono raccolti principi e regole, tratti da opere di giuristi classici, considerati ancora attuali o modificati per renderli tali, ordinati per materia (matrimonio, proprietà, contratti, ecc.). Le Istituzioni contenevano i principi basilari del diritto privato e avevano funzione didattica poiché erano destinati agli studenti di giurisprudenza. Le Novelle erano le costituzioni emanate da Giustiniano dopo la pubblicazione del Codice (534). Il Corpus ebbe importanza fondamentale per la giurisprudenza occidentale dei secoli a venire. Influenzò il codice civile francese di Napoleone (1803) che influenzò a sua volta gran parte delle giurisprudenze europee, il codice civile dell'Italia preunitaria e quello attuale, il diritto anglosassone, svizzero e turco.