Generalità

Isola (549.032 km²; 743.386 km² con le isole adiacenti; 20.867.300 ab. secondo una stima del 2013, oltre a 412.892 ab. del sultanato di Brunei, secondo una stima del 2012) dell'Oceano Pacifico, la più estesa dell'arcipelago della Sonda e la terza della Terra dopo la Groenlandia e la Nuova Guinea. Caratterizzata da una forma tozza e quadrangolare, è situata al largo della costa sudorientale dell'Indocina, al centro dell'arcipelago, tra le isole di Sumatra a W, di Giava a S, di Celebes a SE e delle Filippine a NE; si affaccia al Mar Cinese Meridionale a NW, al Mar di Sulu a NE, al Mar di Celebes e allo stretto di Makasar a E e al Mar di Giava e al Mar della Sonda a S. In gran parte montuosa, culmina a 4101 m nel monte Kinabalu, situato all'estremità settentrionale dell'isola; il rilievo è caratterizzato da lunghe dorsali (Penambo Range, monti Iran, Crocker Range, Bukit Kelingkang, monte Müller e monti Schwaner) che si diramano a raggiera dal nodo orografico centrale dei monti Kapuas. Isolati dal complesso principale sorgono a S i monti Meratus e a E il monte Kongkumul. Questo sistema di corrugamenti, che appare come il raccordo tra il rilievo della penisola malese e quello delle Filippine, poggia su un basamento di rocce cristalline archeozoiche, cui si sovrapposero successivamente materiali sedimentari arenacei e calcarei; mancano, tranne che nella sezione nordorientale, rocce effusive. Le pianure sono limitate alla parte sudorientale dell'isola e ai grandi apparati deltizi dei fiumi, di cui i principali sono il Kapuas, il Rajang, il Sembakung, il Kajan, il Mahakam e il Barito: impetuosi nel tratto superiore, essi diventano navigabili nel loro basso corso, così che costituiscono una facile via di penetrazione verso l'interno. Le coste, che hanno una lunghezza complessiva di soli 6420 km, sono basse, paludose, fronteggiate da isole e isolotti, orlate in molti punti da banchi madreporici e ricoperte da fitte foreste a mangrovie alternate a piantagioni di palme da cocco. Attraversata dall'equatore, l'isola è caratterizzata da un clima di tipo equatoriale caldo e umido, con temperature medie di 25 ºC e abbondanti precipitazioni che, mai inferiori a 1000 mm annui, raggiungono il valore massimo di 4500 mm sul litorale settentrionale. La foresta, ricca di essenze pregiate (sandalo, teak, ebano, canforo, bambù) e popolata da cobra, boa, varani e oranghi, gran parte della superficie dell'isola, spingendosi fino a un'altitudine di 2500 m. La popolazione, in maggioranza Malesi e Indonesiani e, nel N, anche Cinesi e Filippini, si accentra nelle regioni costiere e lungo i corsi d'acqua, in pochi grossi centri (Banjarmasin, Pontianak, Balikpapan, Samarinda, Sandakan, Kota Kinabalu, Kuching e Bandar Seri Begawan) e in villaggi agricoli. L'interno è abitato da cospicui gruppi etnici autoctoni, soprattutto Dayak e poi Klemàntan, Punan, Dusun e altri. L'economia è basata sull'agricoltura (grano, riso, pepe, palme da cocco e da olio, agrumi), lo sfruttamento forestale (caucciù, legname), l'allevamento bovino e caprino e la pesca; rilevanti le risorse minerarie, costituite da carbone, petrolio, diamanti, rame, oro, argento, ferro, antimonio, fosfati. L'industria è sviluppata nei settori alimentare, petrolchimico, del legno, della carta e della lavorazione del caucciù; caratteristico l'artigianato degli oggetti in legno e in metallo. Politicamente l'isola è divisa nelle province indonesiane di Kalimantan Occidentale, Kalimantan Orientale, Kalimantan Centrale e Kalimantan Meridionale; negli Stati federati di Sabah e Sarawak (Malaysia) e nel sultanato indipendente di Brunei, ex protettorato della Gran Bretagna. In indonesiano, Kalimantan.

Storia

Prese il nome dal Regno di Brunei, situato a nord. Nella prima metà del sec. XVI fu visitata dagli Spagnoli (la flotta di Magellano toccò le sue coste nel 1521, durante il viaggio di ritorno dalle Filippine), dai Portoghesi e, più tardi, dagli Olandesi e dagli Inglesi, che si divisero il controllo dell'isola (i primi a sud e gli altri nel nord) fissandone i confini nel 1891. Durante la seconda guerra mondiale divenne dominio giapponese dal 1942 al 1945. Nel 1949 gli Olandesi concessero l'indipendenza al territorio da loro amministrato e quindi gli Inglesi appoggiarono, con le conversazioni di Londra del 1961, il formarsi della Federazione della Grande Malesia o Malaysia (1963), di cui fa parte il Borneo settentrionale escluso il sultanato di Brunei, che ottenne l'indipendenza nel 1984.

Bibliografia

K. Helbig, Die Insel Borneo in Forschung und Schrifttum, Amburgo, 1955; M. MacDonald, Borneo People, Londra, 1956; C. Robequain, Malaya, Indonesia, Borneo and the Philippines, Londra, 1966; C. A. Fisher, South-east Asia; a Social Economic and Political Geography, Londra, 1967; E. J. Palkiewicz, Il mio Borneo. 2500 chilometri nell'inferno verde, Milano, 1986.

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