arco (lessico)

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sm. (pl. -chi) [sec. XIII; latino arcus-us].

1) Arma costituita da un elemento sottile, robusto e flessibile piegato a forma di semicerchio, le cui estremità sono collegate da una corda che viene prima messa in tensione e poi rilasciata di scatto per scagliare frecce; vedi arco (arma). In senso fig.: tender l'arco, applicarsi intensamente per raggiungere uno scopo; star sempre con l'arco teso, vigilare attentamente oppure esercitare eccessiva severità; proverbio: “L'arco troppo teso si spezza”, cioè occorre mettere un limite al lavoro eccessivo o all'ambizione sfrenata.

2) In musica, arnese, detto anche archetto, con cui vengono poste in vibrazione le corde degli strumenti detti appunto ad arco (violino, viola, violoncello, contrabbasso sono quelli moderni occidentali). Il nome deriva dalla forma più antica, quella di un'asticciola incurvata, che si venne variamente modificando nei sec. XVI-XVII fino ad assumere la forma attuale, dovuta al francese François Tourte (1747-1835). Si tratta di un'asticciola di legno, ora diritta, alle cui estremità, chiamate punta e tallone, si fissa un fascio di crini. Il tallone, che è la parte inferiore, comprende un congegno (bietta) per regolare la tensione dei crini.

3) Nelle costruzioni, struttura portante ad asse curvilineo posta generalmente come copertura di uno spazio vuoto detto “luce”; vedi arco (architettura). Arco trionfaleo di trionfo, edificio monumentale ad arco.

4) Per estensione, oggetto, struttura, immagine che seguono l'andamento di una linea curva: arco delle sopracciglia, della schiena; arco celeste, stellato, la volta del cielo e, ant., anche arcobaleno: “Né dopo pioggia vidi 'l celeste arco / per l'aere in color tanti variarsi” (Petrarca); piegare ad arco, incurvare, arcuare. Fig., corso, estensione, durata: l'arco della vita. Con accezioni specifiche: A) in geometria, parte di curva piana o sghemba compresa fra due suoi punti; vedi arco (geometria). B) In astronomia, porzione della traiettoria apparente di un astro; si misura in gradi o in ore. Arco diurno e arco notturno sono gli archi descritti da un astro sulla volta celeste, rispettivamente, al di sopra e al di sotto dell'orizzonte dell'osservatore. C) In anatomia, termine con cui si designano formazioni anatomiche disposte ad arco; è sin. di arcata, soprattutto nelle accezioni arco costale e arco mandibolare; vedi arco (anatomia). In patologia, arco senile, lo stesso che gerontoxon. In fisiologia, arco riflesso, via nervosa costituita da neuroni di senso (afferenti) provenienti dai recettori, dalle cellule di connessione che trasmettono l'eccitamento e da neuroni motori o vegetativi (efferenti) che vanno agli effettori (vedi anche riflesso). D) In geografia fisica:arco morenico, deposito a forma di arco regolare costituito dalla morena terminale di un ghiacciaio; l'insieme di più archi morenici concentrici porta alla formazione di un anfiteatro morenico. E) In geografia astronomica: arco di meridiano o di parallelo, parte di meridiano o di parallelo compresa tra due punti. F) In geofisica, arco luminoso, o arco di luce, fenomeno dovuto alle onde di compressione e di rarefazione provocate da forti esplosioni, per esempio nel caso di parossismi vulcanici, che si può manifestare, a causa della forte variazione indotta nell'indice di rifrazione dell'aria, con alternanze di bande luminose e oscure irradiantisi dalla sorgente. G) In geologia, curvatura laterale del piano assiale di una piega dovuta a mutamento di direzione della stessa; vedi arco (geologia). H) In fisica ed elettrotecnica, arco elettrico o voltaico, scarica luminosa e persistente fra due elettrodi che avviene attraverso un gas. I) In marina, arco di rimorchio, trave di legno o di acciaio, a forma di arco, sistemata in coperta nella zona poppiera dei rimorchiatori, perché su di essa poggi il cavo di rimorchio. J) In preistoria, parte superiore delle fibule. Data la sua variabilità tipologica a seconda dei tempi, può costituire un elemento di datazione per la cronologia relativa delle varie culture. Dai tipi più arcaici a forma di archetto di violino, che compaiono già nella tarda Età del Bronzo, sono derivate tutte le forme più evolute, dalle quali prendono principalmente nome le fibule. L) Nel linguaggio politico, schieramento, spazio occupato da un partito o da una coalizione di partiti: l'arco dell'opposizione; in particolare: arco costituzionale, l'insieme dei partiti che, alla fine della II guerra mondiale, collaborarono alla stesura della Costituzione italiana.