Agesilào

(greco Agēsilaos), re spartano degli Euripontidi (? 444-Cirene 360 a. C.). Figlio di Archidamo II, succedette nel 399 al fratellastro Agide II con l'appoggio di Lisandro. Condusse una fortunata spedizione contro il satrapo Tissaferne in Asia Minore, dove espugnò Sardi, ma nel 395 fu costretto a tornare in Grecia per fronteggiare le forze della Lega di Corinto contro le quali vinse a Coronea in Beozia (394). In contrasto con le clausole della Pace di Antalcida, fu fautore dell'espansionismo spartano, manifestatosi nelle spedizioni contro Mantinea e Fliunto, nell'occupazione di Cadmea, la rocca di Tebe (382), da parte di un contingente spartano, nell'analogo tentativo compiuto da Sfodria contro il Pireo (378) e nella campagna contro Olinto. La sua politica provocò, con l'alleanza tra Tebani e Ateniesi, la rinascita di Tebe e finì per condurre Sparta alla sconfitta di Leuttra (371). Dopo tali avvenimenti Agesilao, al fine di trovare uomini e mezzi per continuare la guerra, si recò in Egitto. Morì in tarda età lontano dalla patria. § Un altro Agesilao regnò su Sparta dal 920 all'877 a. C.

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