Airòla

Indice

comune in provincia di Benevento (29 km), 270 m s.m., 14,49 km², 7622 ab. (airolani), patrono: san Giorgio (23 aprile).

Cittadina posta al limite occidentale del piano di Montesarchio (l'antica valle Caudina) e dominata dal monte Tairano. Ricordata in un documento del 997, sorse su un colle a N dell'odierno abitato, ampliandosi poi verso la pianura. Conquistata nel 1437 da Alfonso d'Aragona , fu sottomessa da Renato d'Angiò e di nuovo ripresa dallo stesso Alfonso. Nel 1460 Ferdinando I la cedette ai Carafa e Carlo V la donò ai D'Aquino. Nel 1575 fu acquistata dai Caracciolo, cui rimase fino al 1792; quindi ebbe il titolo di città regia, concessogli da Carlo III di Borbone. Fu gravemente danneggiata dal terremoto del 1980.§ Tra gli edifici di interesse architettonico è la chiesa dell'Annunziata (1562), rimaneggiata nel Settecento con la realizzazione della sagrestia, del campanile e della facciata su disegno del Vanvitelli; l'interno, a tre navate, è ornato di marmi e stucchi. Il palazzo Montevergine (1608), ex monastero benedettino, è sede municipale e del Museo Civico.§ Comune tradizionalmente agricolo (cereali, ortaggi, foraggi, frutta, tabacco, olive e uva da vino) e commerciale, vede sviluppati anche l'industria, attiva nei settori tessile, elettrotecnico, edile, della carpenteria in legno e della lavorazione del marmo e del granito, e il turismo.§ Sul vicino colle è la chiesa, di forma ellittica, di San Gabriele di Monteoliveto, un tempo annessa al convento dei monaci olivetani, che ha due notevoli chiostri. Nei pressi sono le rovine del castello medievale.

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora