Albavilla

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comune in provincia di Como (10 km), 429 m s.m., 10,55 km², 5938 ab. (albavillesi), patrono: san Vittore (8 maggio).

Centro della collina comasca, situato fra il lago d'Alserio e il versante meridionale del monte Bolettone. Nel Medioevo fu feudo dei Carcano, che fortificarono il territorio con un castello; esso venne poi distrutto dai milanesi dopo che vi sconfissero Federico Barbarossa (1160). Nel sec. XIV passò sotto il dominio visconteo, quindi fu infeudato a Facino Cane (1407) e ai Dal Verme (1412). Nel 1535, insieme al Ducato di Milano, entrò in pieno possesso degli spagnoli che, già padroni del territorio, lo affidarono agli Archinti, agli abati di Sant'Ambrogio di Milano e ai Carpani.§ Nella frazione di Corogna sorge l'oratorio dei Santi Cosma e Damiano, con incorporato un campanile romanico in pietra: all'interno sono visibili affreschi votivi dei sec. XV e XVI. Sul luogo del distrutto castello dei Carcano venne costruita, a cavallo tra il Seicento e il Settecento, la chiesa di San Dionigi.§ Nell'economia spicca l'attività industriale che, pur rimanendo legata alla tradizione manifatturiera dell'area con numerose industrie tessili (setifici), si è affermata anche nei settori meccanico, metalmeccanico, siderurgico e dell'abbigliamento. Molto attivo anche il settore del turismo: Albavilla infatti è la base di partenza per escursioni all'Alpe del Vicerè.§ L'ultimo giovedì di gennaio si svolge la Festa della Giubiana (strega), dove un fantoccio, simbolo dell'inverno, viene gettato in un falò.

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