Compagni, Dino

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uomo politico e scrittore italiano (Firenze ca. 1255-1324). Iscritto all'Arte della seta, ne fu più volte console; priore nel 1289, fece parte nel 1290 della commissione per le gabelle; gonfaloniere di giustizia nel 1293, collaborò con Giano della Bella alla stesura degli Ordinamenti di giustizia, che garantivano i diritti del popolo contro gli abusi dei grandi. Priore per la seconda volta nel 1301, credette ingenuamente nella volontà di pace di Bonifacio VIII e del suo inviato Carlo di Valois, che restaurò la parte nera, costringendo Dino a ritirarsi a vita privata. L'opera letteraria di Compagni ebbe inizio con sonetti e canzoni, tra le quali è famosa la Canzone del pregio. Gli fu anche attribuito a lungo il poemetto L'intelligenza, ma la critica successiva non ha confermato tale paternità. L'opera maggiore di Compagni è la Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi (1310-12), storia precisa e insieme drammatica degli avvenimenti fiorentini dalla pace del cardinale Latino (1280) alla discesa di Enrico VII, considerata il capolavoro della storiografia trecentesca

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