Gassmann, Alessandro

attore e regista italiano (Roma 1965). Figlio degli attori Vittorio Gassman e Juliette Mayniel, debutta a 17 anni in Di padre in figlio, film autobiografico scritto, diretto e interpretato dal padre. Sempre sotto la guida del padre, segue corsi di recitazione teatrale a Firenze e debutta sul palcoscenico in Affabulazione (1984), di Pier Paolo Pasolini. Si dedica quindi alla carriera cinematografica interpretando pellicole quali I soliti ignoti vent’anni dopo (1985), Quando eravamo repressi (1992) e Uova d’oro (1993, regia di Bigas Luna). Nel 1996 con Uomini senza donne avvia una collaborazione artistica con Gianmarco Tognazzi (figlio di Ugo Tognazzi): i due interpretano numerose commedie (Facciamo fiesta, Lovest, I miei più cari amici, Teste di cocco, Ex, Natale a Beverly Hills) e la riduzione teatrale di A qualcuno piace caldo (1999). Altre sue interpretazioni di successo sono Il bagno turco (1997), di Ferzan Özpetek, e Caos calmo (2008), di Antonello Grimaldi, che gli vale, tra i numerosi riconoscimenti, il David di Donatello come migliore attore non protagonista e il Nastro d’argento. Tornato alla commedia brillante colleziona una serie di successi con Basilicata coast to coast (2010), Ex – Amici come prima! (2011) e Tutta colpa di Freud (2015). Nel 2013 debutta come regista con il film Razzabastarda e si cimenta nella regia teatrale con il Riccardo III di Shakespeare. Nel 2015 vince il Nastro d'argento come miglior attore protagonista per I nostri ragazzi (2014) e Il nome del figlio (2015), quindi torna alla regia con un documentario sui campi profughi in Libano e Giordania (Torn – Strappati). Dopo aver interpretato alcune commedie con il regista Massimiliano Bruno, nel 2017 dirige il film Il premio, di cui è anche interprete con Gigi Proietti. La sua ultima regia cinematografica è Il silenzio grande (2021). Ha al suo attivo anche la partecipazione a numerose fiction e serie televisive. La sua autobiografia, Sbagliando l'ordine delle cose, è uscita nel 2012.