Grumèllo del Mónte

Indice

comune in provincia di Bergamo (19 km), 208 m s.m., 9,82 km², 6353 ab. (grumellesi), patrono: santi Josesse, Traiano e Baranclate (terza domenica di ottobre).

Centro situato alla destra del fiume Oglio. Di origine medievale, si sviluppò intorno al castello, che nel 1309 fu venduto al cardinale Guglielmo Longo. Devastato durante le lotte tra guelfi e ghibellini (fine sec. XIV) e occupato da Pandolfo Malatesta (1407), passò prima ai Visconti (1421) e poi alla Repubblica di Venezia, che lo concesse in feudo a Bartolomeo Colleoni. § L'abitato è dominato dall'antico borgo medievale, che conserva il castello, eretto nel sec. XIII e trasformato nel Settecento in residenza nobiliare dai Suardi e dai Gonzaga. Notevole il palazzo Camozzi-Vertova (sec. XVII), sede di una scuola. § È particolarmente sviluppata l'industria, con numerose aziende attive nei settori meccanico, dell'abbigliamento (vestiario, accessori e soprattutto la tradizionale produzione di bottoni), delle materie plastiche (lavorazione e stampaggio), degli articoli per l'infanzia, delle guarnizioni, degli stampi industriali, delle carpenterie metalliche e dei materiali da costruzione. È fiorente il comparto commerciale. L'agricoltura, attività di secondo piano l'industria, produce ortaggi, frutta, cereali e uva da vino (valcalepio DOC).

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