Kiš o Kish

antica città mesopotamica situata nell'Iraq centrale, presso la riva sinistra dell'Eufrate, 20 km a NE di Hilla, non lontano da dove sorgeva la città di Babilonia. In età presargonica (ca. 2800-2350 a. C.) fu la città più importante della Mesopotamia centrale,abitata da popolazione prevalentemente semitica. Il suo re Enmebaragesi (ca. 2700) è il più antico re attestato da documenti coevi, oltre che nella lista reale e in testi letterari. Il titolo di “re di Kiš ” acquistò grande prestigio e fu assunto dai più potenti re di Ur, Uruk, Lagaš, quando controllavano la Mesopotamia centrale. Posta in ombra dopo la fondazione di Akkad da parte di Sargon (ca. 2360), anche se questi e i suoi successori continuarono a portare il titolo di “re di Kiš ”, la città fu poi centro di una provincia dell'impero di Ur III (2100-2000). Ebbe nuova indipendenza nel sec. XIX a. C., ma in breve divenne vassalla della vicina Babilonia, il cui re Sumu-la-El (1880-1845 a. C.) abbatté le mura di Kiš e annesse la città al suo regno. § I reperti più antichi risalgono al periodo di Gemdet Naṣr, ma gli edifici principali (il cosiddetto Palazzo, considerato il primo esempio di architettura monumentale civile, la ziqqurat del dio Zababa e il tempio della collina D) nonché la zona abitativa – con le scuole per gli scribi – furono eretti in epoca protodinastica e nei successivi periodi accadico e babilonese. Sono stati scavati anche palazzi di epoca sassanide, che testimoniano la continuità dell'importanza del sito.

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