Madèrno, Carlo

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architetto italiano (Capolago, Canton Ticino, 1556-Roma 1629). Iniziò la sua attività come stuccatore e scultore, nell'ambiente del tardo manierismo romano. La sua prima opera di rilievo è la facciata della chiesa di S. Susanna (1596-1603) che, nel nuovo senso chiaroscurale delle modanature, nell'andamento animato, nel raccordo della parte superiore della facciata con le ali orlate dalla balaustra, preannuncia il barocco. Seguì l'incarico di direttore dei lavori della fabbrica di S. Pietro, avendo vinto il concorso indetto da Paolo V per la facciata e il completamento di S. Pietro. Ampliò con un corpo longitudinale la struttura michelangiolesca a pianta centrale della chiesa, riconducendola al tema originale della basilica; la facciata, terminata nel 1612, è composta di elementi formali di derivazione michelangiolesca, come il grande pronao a un unico ordine gigantesco. Maderno realizzò poi il palazzo Mattei (1598-1618), compì lavori nella Villa Aldobrandini a Frascati, curò l'interno di S. Maria della Vittoria, costruì diverse fontane (nel cortile del Belvedere in Vaticano, 1614; in piazza S. Maria Maggiore, 1615). Dal 1625 fino alla morte prestò la sua opera come consulente. Se la portata innovatrice dell'opera di Maderno fu in passato sopravvalutata dalla critica, che vi scorse una decisa anticipazione del linguaggio barocco, resta tuttavia indiscutibile che questo artista, codificando una certa “maniera” e fornendo alcune originali soluzioni formali, ha contribuito con la sua vasta produzione a tessere un substrato di unitarietà e di continuità tra il Rinascimento e il barocco nell'architettura romana.

G. C. Argan, L'architettura barocca in Italia, Milano, 1957; A. Muñoz, Il primo architetto barocco: Carlo Maderno. Note critiche, in “L'Urbe”, 1957.

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