Missiròli, Màrio (giornalista e scrittore)

giornalista e scrittore italiano (Bologna 1886-Roma 1974). Esordendo in giovanissima età, sviluppò un'ininterrotta attività giornalistica che lo portò alla direzione de Il Resto del Carlino (1918-21), del radicale Il Secolo (1921-23), de Il Messaggero (1946-52), del Corriere della Sera (1952-61) e, parallelamente, del Corriere d'Informazione. Di formazione liberale, versatile e incisivo, capace di spunti anticonformistici, impersonò in alto grado i pregi e le contraddizioni del giornalismo italiano di oltre mezzo secolo. Dopo aver rimproverato l'appoggio dato dalla borghesia al fascismo in ascesa, aderì egli stesso al regime di cui pure avversava l'ideologia, tanto da partecipare poi alla Resistenza. Nel secondo dopoguerra mantenne ai fogli da lui diretti una posizione centrista, in appoggio alla politica degasperiana e della “guerra fredda”. Fra i suoi molti volumi: La monarchia socialista (1913), Polemica liberale (1918), Opinioni (1921), Il colpo di Stato (1924), Date a Cesare (1929). Dal 1962 al 1966 è stato presidente della Federazione nazionale della stampa italiana.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora