Corrière della Séra

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quotidiano politico fondato a Milano il 5 marzo 1876 da Pio Morbio, Riccardo Pavesi, Riccardo Bonetti ed Eugenio Torelli-Viollier, che ne fu il primo direttore e che ne divenne nel 1885, con l'industriale cotoniero Benigno Crespi, comproprietario. Portavoce della borghesia, il Corriere della Sera, sotto la direzione di Luigi Albertini (1900-25) e con la collaborazione di inviati speciali come Luigi Barzini sr. e letterati o esperti come D'Annunzio, L. Pirandello, L. Einaudi, divenne il più diffuso e autorevole quotidiano nazionale, elevandosi a livello delle migliori testate europee. Dapprima possibilista nei confronti del movimento fascista, avversò poi il regime, tanto che nel 1925 Albertini fu sostituito (con P. Croci e, poco dopo, 1926, con U. Ojetti). Nel 1945, dopo un'edizione sotto la testata di Il Nuovo Corriere (26 aprile), il giornale subì un'interruzione, comune a tutti i fogli che si erano compromessi col fascismo. Dal 22 maggio 1945 al 6 maggio 1946 fu pubblicato come Corriere d'Informazione, diretto da Mario Borsa. Il 7 maggio 1946 riassunse la testata originaria (fino al 10 maggio 1959 preceduta dalla qualifica di “il nuovo”). Sempre esercitando un forte influsso sull'opinione pubblica, venne diretto da Guglielmo Emanuel (1946-52), Mario Missiroli (1952-61), Alfio Russo (1961-68), Giovanni Spadolini (1968-72), Piero Ottone (1972-77), Franco Di Bella (1977-81), Alberto Cavallari (1981-84), Piero Ostellino (1984-87), Ugo Stille (1987-91), con fluttuazioni a sostegno ora liberale ora repubblicano e appoggio alla formula governativa di centro-sinistra. Al gruppo editoriale del Corriere della Sera – che nel maggio 1973 aveva registrato un mutamento nella proprietà con la suddivisione del capitale in tre parti uguali rispettivamente possedute da Giulia Mozzoni Crespi, dal gruppo FIAT e dal gruppo Moratti – subentrò nel 1974 l'editore Angelo Rizzoli, che possedeva, oltre al Corriere d'Informazione (le cui pubblicazioni sono cessate nel 1981), i settimanali Domenica del Corriere, Corriere dei Piccoli, Amica e Corriere dei Ragazzi. Coinvolto nel dissesto del Banco Ambrosiano, nel 1982 il Corriere della Sera è stato posto sotto amministrazione controllata. Nel 1984 una cordata di industriali, di cui faceva parte la Gemina, finanziaria nel cui capitale è presente la FIAT, ha creato la RCS Editoriale Quotidiani, che ha rilevato la testata. Negli anni Novanta la gara con il principale concorrente, la Repubblica, si è concretizzata nella realizzazione in una serie di supplementi e pagine speciali che hanno dilatato la tradizionale concezione di giornale quotidiano, ampliandone e variandone l'utenza, come Corriere Lavoro (1994), Corriere Soldi (1995, confluito nel 1997 in Corriere Economia) e Io Donna, primo supplemento femminile allegato a un quotidiano nazionale (1996). Nel 1992 Paolo Mieli è subentrato a Ugo Stille nella direzione della testata milanese rimanendovi fino al 1997, allorché è stato sostituito dal vicedirettore Ferruccio De Bortoli. Nel 1998 è stata lanciata la versione web del quotidiano (corriere.it). Nel 2003 De Bortoli ha rassegnato le dimissioni ed è stato sostituito da Stefano Folli, mentre nel 2005 è tornato a dirigere Mieli. Nello stesso anno il Corriere cambiava formato passando da 53X38 cm a 50X35 cm, e introduceva un nuovo carattere più leggibile. Sempre al 2005 risale la nascita del nuovo supplemento dedicato al pubblico maschile Style. Nel marzo 2009 De Bortoli tornava alla direzione del Corriere della Sera. Per la prima volta nella storia del quotidiano una donna, Barbara Stefanelli, veniva nominata vice-direttore. Nello stesso anno il Corriere diventava il primo quotidiano italiano disponibile in formato elettronico sui lettore e-book. Nel 2011 è stata reintrodotta la rivista mensile La Lettura, (la prima edizione era stata introdotta nel 1901 da Albertini e soppressa nel 1946), allegata all’edizione domenicale del giornale. Nel 2014 è stato introdotto il formato Berlinese. Nel 2015 De Bortoli ha lasciato la direzione del Corriere a Luciano Fontana. Dal 2016 la consultazione della versione digitale del Corriere è diventata a pagamento.  

 

F. Bettizza, Via Solferino, Milano, 1982; F. Di Bella, Corriere segreto, Milano, 1982; G. Afeltra, Corriere primo amore, Milano, 1984; A. Angelini (a cura di), Il nuovo Corriere, Urbino, 1986; AA.VV, Come si scrive il Corriere della Sera: dentro il quotidiano tra storia e attualità, Milano, 2003.

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