Mombarcaro

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comune in provincia di Cuneo (70 km), 896 m s.m., 20,38 km², 320 ab. (mombarcaresi), patrono: san Michele Arcangelo (29 settembre).

Centro situato sul colle più alto delle Langhe, tra le valli del torrente Belbo e della Bormida di Millesimo, in bella posizione panoramica. Di antica origine, fece parte dei territori di Bonifacio del Vasto, che lo lasciò ai marchesi di Ceva (1142). Appartenne in seguito ai marchesi del Monferrato e ai marchesi di Saluzzo (1211). I Savoia ne vennero in possesso nel 1552. Del borgo medievale rimangono i resti di due porte urbiche. Notevoli sono la cappella dei Santi Rocco e Sebastiano, con affreschi del sec. XVI, e la cappella di San Pietro, con affreschi realizzati tra i sec. XIV e XVII. § L'agricoltura produce cereali, fagioli, foraggi, patate. Sono praticati l'allevamento bovino e ovino e le attività di sfruttamento dei boschi. È meta di turismo di villeggiatura.

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