Nardodipace

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comune in provincia di Vibo Valentia (49 km), 1080 m s.m., 32,78 km², 1477 ab. (nardodipacesi), patrono: Madonna della Natività (27 luglio).

Centro del versante ionico delle Serre, posto su un contrafforte meridionale del monte Pecoraro. Fondato nei primi anni del sec. XVIII come casale di Fabrizia, se ne distaccò con le frazioni di Ragonà e di Santo Todaro, per divenire comune autonomo nel 1901. Gravemente danneggiato dall'alluvione del 1951, il paese venne in parte ricostruito a 6 km di distanza con un impianto regolare e case disposte geometricamente.§ Nella frazione di Nardodipace Vecchio, ormai pressoché abbandonata, si segnala la chiesa barocca della Madonna della Natività, costruita alla fine del sec. XVIII. Il paese è sede del museo etnografico e antropologico Oggetti di Civiltà Contadina.§ Non molto rilevante è l'agricoltura (con produzione di olive, frutta, cereali e ortaggi); si praticano l'allevamento ovino e le attività di sfruttamento dei boschi (legname, funghi e castagne). Di un certo rilievo è il turismo.§ Nei pressi dell'abitato, nelle località di Sambuco e Ladi, sono state scoperte cinque strutture megalitiche e ciclopiche (dolmen e triliti), risalenti al Neolitico, di notevole interesse archeologico.

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