Rodčenko, Aleksandr Mihailovič

pittore, scultore, scenografo, fotografo e designer russo (Pietroburgo 1891-Mosca 1956). La sua ricerca pittorica, muovendo da interessi cubo-futuristi (serie di disegni eseguiti a penna e a compasso), si orientò poi, attraverso il suprematismo di Malevič, verso la poetica dell'astratto (variazioni sul tema del cerchio e della linea sviluppati intorno a un asse), tramite fondamentale per giungere al costruttivismo di Tatlin, nel quale l'artista trovò la sua definizione stilistica (decorazione, con Tatlin e G. Jakulov, del Café Pitoresque di Mosca; dipinto Nero su Nero, 1919, in risposta polemica al Quadrato bianco su fondo bianco di Malevič). Anche l'attività plastica di Rodčenko, sia nelle prime strutture metalliche mobili, sia nelle successive forme circolari e poligonali, appare come la trasposizione tridimensionale (con metalli e legno) dell'esperienza pittorica dell'artista. Questi, sensibile alle esigenze sociali scaturite dalla Rivoluzione, ricercò nuove funzioni dell'arte concepita in stretto rapporto alla produzione industriale: con la mostra “5×5=25” organizzata a Mosca nel 1921, Rodčenko enunciò in catalogo importanti presupposti di estetica industriale, dando il via così al nuovo movimento costruttivista, sui cui principi informò la propria attività successiva. Questa si svolse nei campi della cinematografia (nel 1922 collaborò con Dziga Vertov; nel 1923 realizzò fotomontaggi per illustrare l'opera di Majakovskij), della scenografia teatrale, del manifesto pubblicitario, della progettazione architettonica, dell'allestimento di interni e del disegno per mobili (sala di lettura del circolo operaio nel padiglione russo all'Esposizione di Parigi del 1925), del disegno industriale, della fotografia e della tipografia (con l'invenzione di caratteri a disegno dinamico e a colori contrastanti).

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