Schneider, Peter

scrittore tedesco (Lubecca 1940). I saggi apparsi sulla rivista Kursbuch di Enzensberger hanno segnato il suo esordio nel 1968 e sono raccolti nel volume Ansprachen, Reden, Notizen, Gedichte (1970; Discorsi, relazioni, appunti, poesie). Il crollo delle speranze del movimento studentesco trova espressione invece nel racconto Lenz (1973), mentre in ...schon bist du ein Verfassungsfeind (1975; ...e già sei un nemico della Costituzione) descrive le ripercussioni dell'interdizione dai pubblici uffici di cui egli stesso fu vittima. Con la raccolta Atempause (1977; Tregua) si è imposto all'attenzione come brillante saggista e critico letterario. Con i racconti Die Wette (1978; La scommessa) e in particolar modo con Der Mauerspringer (1981; Il saltatore del muro), poi filmato da V. Hauff, ha definitivamente conquistato anche la narrativa. Il dramma Totoloque tratta della civilizzazione occidentale e dell'incontro con le altre culture e ha segnato, nel 1985, il suo esordio come autore di teatro. Ha generato scalpore con il racconto Vati (1987; Papi), ispirato alla figura di Rolf Mengele, figlio del medico nazista di Auschwitz. Dopo i saggi Deutsche Ängste (Paure tedesche) e Extreme Mittellage (Estrema posizione di mezzo), entrambi del 1988, nei quali analizza il nazionalismo tedesco, ha scritto il suo primo romanzo Paarungen (1992; Accoppiamenti), ambientato in una Berlino ancora divisa. Nel 1994 ha scritto la sceneggiatura del film di M. von Trotta Das Versprechen (La promessa).

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