Stewart, James

attore cinematografico statunitense (Vinegar Hill, presso Indiana, Pennsylvania, 1908-Beverly Hills, California, 1997). Proveniente dal teatro, in cui recitò dal 1932 al 1935 (tornandovi nel 1947 con Harvey, portato in cinema nel 1951), si affermò sullo schermo nel remake di Settimo cielo (1937) e varie commedie, da Una donna vivace (1938) a Scrivimi fermo posta (1940) e Scandalo a Filadelfia (1940), per cui nel 1941 ebbe l'Oscar, ma specialmente quale eroe dei film idealisti di F. Capra (L'eterna illusione, 1938; Mister Smith va a Washington, 1939; La vita è meravigliosa, 1946). Eccelse poi nel western, a partire da L'amante indiana (1950), in cui ebbe come regista preferito A. Mann, a Winchester '73 (1950) e L'uomo di Laramie (1955). Fu altresì versatile interprete di thrillershitchcockiani, come Nodo alla gola (1948), La finestra sul cortile (1954) e La donna che visse due volte (1958), e di film psicologici, quali Chiamate Nord 777 (1948), L'aquila solitaria (1957) e Anatomia di un omicidio (1959), per cui ottenne la Coppa Volpi a Venezia. Successivamente ha interpretato Il pistolero (1976) e Right of Way (1983). Nel 1985 ha ricevuto l'Oscar alla carriera.

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