legittimità

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sf. [sec. XVII; da legittimo].

1) L'essere legittimo: un contratto privo di legittimità.

2) Meno comune, conformità alla dottrina legittimista.§ In diritto, più specificamente si parla di legittimità costituzionale nel senso di conformità delle leggi e degli atti aventi forza di legge alle norme costituzionali. Nel diritto amministrativo, si parla poi di legittimità dell'atto amministrativo se esso risulta conforme alle norme che lo prevedono; illegittimo è perciò l'atto che evade queste norme; i diversi vizi che portano alla sua illegittimità sono: incompetenza, eccesso di potere, violazione della legge, disparità di trattamento (quando un atto amministrativo è in contrasto con un altro precedente emanato dalla stessa autorità o vi si riscontri disparità di trattamento rispetto ad altri interessati che vengono a essere nella stessa situazione), quando nell'atto sia subentrata violenza o dolo. La motivazione dell'atto lo rende invalido solo nei casi in cui è espressamente richiesta dalla legge. L'atto illegittimo è nullo, con valore retroattivo fino al momento della sua attuazione.

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