maniòca

sf. [sec. XVIII; voce di origine tupi]. Nome comune usato per indicare alcune specie di arbusti del genere Manihot (famiglia Euforbiacee), e in particolare della Manihot utilissima (detta manioca amara) e della Manihot palmata (detta manioca dolce), tutte originarie dell'America Centro-Meridionale e coltivate in molti Paesi tropicali per le radici tuberizzate, assai ricche di amido, di notevole importanza alimentare. Specialmente nelle varietà amare tali tuberi contengono, nei loro laticiferi, un liquido venefico per la presenza di un glucoside (manihotossina) che si decompone facilmente dando luogo alla formazione di acido cianidrico, inconveniente che viene eliminato con il lavaggio e la cottura. Nei Paesi d'origine i tuberi sono consumati direttamente, oppure ridotti in farina; se ne estrae anche una fecola con cui si produce la tapioca, alimento molto leggero e nutriente, spesso utilizzato anche in Europa per la preparazione di alimenti dietetici.

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