Definizione

Sf. [sec. XX; micro-+fibra]. Nell'industria tessile, tecnofibra formata da bave sottili e leggere; si presta a imitare le caratteristiche di fibre più pregiate, come la seta, e possiede una vasta versatilità di impiego.

Industria: proprietà e caratteristiche

Le microfibre sono due volte più sottili della seta e tre volte più fini del cotone, hanno uno spessore di ca. 10 μ e un peso inferiore a 0,1 denier (unità di misura del diametro delle fibre corrispondente al peso, in g, di 9000 m di fibra); in particolare, si va da 0,01 denier per le fibre di alta qualità fino a 0,9 denier per quelle di qualità inferiore. Si deve comunque considerare che una fibra di seta pesa 1,5 denier ed è quindi almeno due volte più pesante di una qualsiasi microfibra. Per comparare la qualità di un tessuto in microfibra si deve anche misurare la densità di microfibre presenti (per esempio, valori da 100.000 a 250.000 fibre per pollice quadrato sono indice di alta qualità): maggiore è la densità di microfibre migliore sarà la capacità di assorbimento del tessuto. L'estrema leggerezza della fibra rende i tessuti in microfibra morbidi e soffici al tatto. Si producono quattro tipi di microfibre derivate dalla microfilatura di fibre acriliche, di nylon, di poliestere e di rayon; alcuni tessuti in microfibra si ottengono combinando due tipi differenti di fibra come per esempio il nylon e il poliestere: in questo caso si parla di fibre ibride. La struttura di una microfibra può essere modificata cambiando la forma e le dimensioni del foro attraverso cui fuoriesce, per estrusione, la fibra stessa. Le caratteristiche superficiali della microfibra incidono sulla sensibilità al tatto e sul modo in cui il tessuto riflette la luce: utilizzando trafile particolari è possibile realizzare tessuti in microfibra che hanno la proprietà di cambiare colore a seconda dell'angolo di incidenza della luce. Avviatosi a partire dagli anni Ottanta del sec. XX, lo sviluppo delle microfibre è stato determinato dal tentativo di sostituire la seta e il cotone con un materiale sintetico di pari caratteristiche; particolarmente indicate per assorbire l'acqua, le microfibre sono state inizialmente sfruttate per produrre panni da pulizia: l'industria elettronica, per esempio, utilizza unicamente stracci in microfibra nelle aree in cui vengono prodotti i circuiti integrati. Il ricorso alle microfibre è stato successivamente esteso a un gran numero di prodotti, come tovaglie, calzini, canottiere e soprattutto articoli sportivi, per i quali risultano fondamentali l'assorbimento del sudore e la capacità di traspirazione.

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