ontogènesi

sf. [sec. XIX; onto-+genesi]. Insieme dei fenomeni che portano allo sviluppo dell'embrione di un organismo, dalla cellula uovo all'individuo adulto. Il termine è stato usato in tale senso da E. Haeckel nel 1866 nell'esposizione della legge biogenetica fondamentale,secondo la quale gli embrioni, nel corso dello sviluppo, ripercorrono in breve la storia evolutiva dei loro progenitori, da altri autori in seguito per indicare gli studi di embriologia comparata, in cui si notano somiglianze notevoli fra i medesimi stadi di sviluppo degli embrioni animali di specie diverse. § In etologia, si dice ontogenesi del comportamento l'insieme dei processi di sviluppo del comportamento, in particolare dalla nascita alla maturità; il suo studio tende a evidenziare gli eventuali processi di apprendimento e di maturazione di moduli motori e di maturazione dei meccanismi scatenanti innati, la cui selettività può essere modificata dall'apprendimento, che hanno luogo nella strutturazione del comportamento definitivo, e spesso permette di comprendere l'origine filogenetica di un comportamento quando esso mostra stadi transitori simili a quelli che compaiono nel comportamento di una specie che si ritiene affine a un comune antenato.

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