pinza

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sf. (usato di solito al pl.) [sec. XV; dal francese pince, da pincer, pinzare].

1) Attrezzo manuale costituito essenzialmente da due leve di primo genere imperniate l'una sull'altra, nelle quali le estremità di presa (ganasce) sono conformate in modi diversi in relazione all'impiego cui la pinza è destinata. Viene usata per serrare, flettere o torcere elementi di dimensioni limitate. Nella pinza universale le ganasce sono provviste di un tagliente che permette l'uso della pinza come tronchese per tagliare fili metallici.

2) In chirurgia, "Per le pinze chirurgiche vedi disegni al lemma del 15° volume." strumento formato da due branche, per lo più d'acciaio, fra loro articolate presso un'estremità (e impugnabili all'altra estremità), capace di afferrare, comprimere, triturare, ecc. Internamente le branche possono esser dotate di zigrinature, solchi o piccoli denti atti a migliorarne la presa. Tra le pinze più comuni sono da ricordare: le pinze emostatiche (di Klemmer, Kocher, Pean) usate per serrare un vaso sanguifero beante, allo scopo di arrestare un'emorragia; le pinze osteotome, capaci di sezionare parti ossee; le pinze di Michel, usate per avvicinare e mantenere combacianti i margini di una ferita mentre questa viene suturata; le pinze di Laplace con funzione analoga ma atte ad avvicinare i monconi di un tratto intestinale durante un atto operatorio; le pinze di Laborde, adatte ad afferrare e trarre la lingua durante la respirazione artificiale; infine quelle porta-aghi o da grappette, destinate ad afferrare e usare aghi o punti metallici per la sutura di ferite.

3) Nell'industria tipografica, dispositivo a molla, montato sul cilindro di pressione delle macchine da stampa piano-cilindriche e rotative da foglio, che serve ad afferrare e tener fermo il foglio di carta durante la fase di stampa.

4) Nella tecnica, pinza serrabarra, dispositivo di serraggio impiegato sui torni automatici e semiautomatici per bloccare la barra durante la lavorazione.

5) In fisica, pinza a tormalina, strumento costituito da due lamine "Per la figura vedi il lemma del 15° volume." "Vedi disegno vol. 17, pag. 228" di tormalina girevoli su due ghiere metalliche e funzionanti l'una da polarizzatore e l'altra da analizzatore della luce.

6) Nella pesca, pinza apribocca, bavaglio che si infila in bocca al pesce, appena tratto a riva con la lenza, per mantenergliela aperta e recuperare così l'amo.