Donald Trump è il nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America

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Conquistando 290 grandi elettori su 538, il candidato repubblicano si è aggiudicato la vittoria alle elezioni presidenziali americane.

La notte più lunga della politica americana è finita. Donald John Trump è il 45esimo presidente degli Stati Uniti d'America.

La prima conferma ufficiale arriva dall'Associated Press. 

 

 Hillary Clinton ha chiamato Trump per concedere la vittoria al suo avversario. Il candidato repubblicano ha battuto Clinton, conquistando 290 grandi elettori su 538. La candidata democratica ne ha conquistati 218. È la prima volta dal 1928 che i Repubblicani hanno la maggioranza al Senato, al Congresso e alla Casa Bianca.

Nel suo discorso, il futuro Presidente degli Stati Uniti visibilmente commosso, è partito proprio da questo episodio. "Ho appena ricevuto una telefonata dal Segretario di Stato Hillary Clinton, che ha espresso le congratulazioni nei nostri confronti. Io voglio congratularmi con lei per una campagna condotta con grande tenacia. Hillary ha lavorato assiduamente e abbiamo con lei un grande debito di gratitudine per un lungo servizio prestato alla nazione".

Donald Trump ha parlato a braccio, rivolgendosi a coloro che non hanno votato per lui, dicendo: "Ora è giunto il momento di cicatrizzare le ferite della divisione. È giunto il momento di tornare ad essere uniti. Vi prometto che sarò il presidente di tutti gli americani".

"Questo è un paese con immense potenzialità", ha detto Trump, parlando di politica interna. "Nessuno resterà indietro. Il nostro paese ritornerà ad essere di nuovo il numero uno al mondo". Con questa frase, il vincitore delle elezioni americane ha aperto una parentesi sulla politica estera: "Voglio dire alla comunità internazionale che metteremo i nostri interessi al primo posto, ma avremo relazioni con tutti".

Nel ringraziare la sua famiglia, Trump ha lanciato una frecciatina a tutti coloro che lo hanno attaccato durante una delle campagne più difficili della storia degli Stati Uniti. "La politica può essere veramente cattiva". Nei suoi ringraziamenti, Trump ha citato anche i servizi segreti, che hanno avuto un ruolo cruciale nel mailgate che ha travolto Hillary Clinton: "Sono tosti, mi hanno salvato la pelle".

"Non c'è sogno abbastanza grande", ha detto Trump. "Non c'è sfida che non possa essere accolta. Dobbiamo riconquistare il nostro destino. Dobbiamo sognare in grande per il nostro Paese. Dobbiamo tornare a sognare il successo".

L'ingresso di Donald Trump è stato preceduto dal discorso di ringraziamento del futuro vice presidente degli Stati Uniti, Mike Pence. "Questa è una notte storica. Il popolo americano si è espresso, il popolo americano ha eletto il suo nuovo campione". Ringraziando la sua famiglia, Pence ha continuano: "Avrò il privilegio di prestare servizio come vice presidente degli Stati Uniti. Sono grato al Signore per ciò che mi ha concesso". La folla esultante ha interrotto più volte il discorso di Pence, gridando "U-s-a! U-s-a!".

In una battaglia all'ultimo voto, fino all'ultimo momento i democratici non hanno concesso la vittoria al candidato repubblicano. John Podesta, il manager della campagna elettorale di Hillary Clinton, ha parlato ai sostenitori democratici, dicendo: "Andate a casa, non avremo niente da dire stasera". La candidata democratica infatti non ha pronunciato alcun discorso. Podesta ha poi continuato il suo discorso, sostenendo che ogni voto conta e che le operazioni di conteggio andranno controllate.

Stefania Leo