Quali sono le zone sismiche in Italia?

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Per sua conformazione geologica l'Italia è una penisola naturalmente soggetta a eventi sismici. I terremoti, infatti, sono causati dall'energia sprigionata dai movimenti che avvengono tra le diverse placche che compongono la crosta terrestre e il nostro paese, in particolare, si trova posizionata nei pressi della zona di collisione tra la placca Africana e quella Euroasiatica.

Fino a pochi anni fa, il maggiore rischio sismico per la penisola, partendo dalla dorsale oceanica atlantica, attraversava la Sicilia e, risalendo tutti gli Appennini, si dirigeva verso est (Veneto e Friuli).

I terremoti che, però, hanno interessato l'Emilia Romagna dall'inizio del 2012 hanno cambiato le carte in tavola rendendo la Pianura Padana, che prima era caratterizzata da un basso rischio sismico, una zona a medio rischio.

La compressione tra nord e sud, ovvero lo scontro tra la placca europea contro quella africana, infatti, ha spinto la microplacca adriatica verso settentrione, causando così l'apertura di una nuova faglia che attraversa la Pianura Padana.

Per quanto riguarda le altre zone a rischio sismico in Italia, non bisogna dimenticare quelle caratterizzate dalla presenza di un vulcano attivo come il Vesuvio, l'Etna, i Campi Flegrei e i Colli Albani.