Quando fu concesso il voto alle donne?

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Il voto alle donne, o suffragio femminile, è una conquista piuttosto recente nella lotta alla parità dei sessi. Si tratta, infatti, del risultato di un profondo movimento di riforma politico, economico e sociale che trova le proprie basi nella Francia del XVIII secolo. Al suffragio femminile, tuttavia, non si arriva nello stesso periodo in tutti i paesi del mondo anzi, spesso, si registrano decenni di differenza.

Il movimento che diede eco maggiore alla lotta per il voto fu senza dubbio quello delle Suffragette, al quale aderivano le donne che si battevano per l'emancipazione femminile e per il diritto di voto.

Quello delle Suffragette, tuttavia, è solo il risultato di un'azione cominciata quasi un secolo prima sia durante la rivoluzione francese sia nel corso delle rivendicazioni, contemporanee a quelle francesi, in Inghilterra.

Nel regno unito i primi risultati cominciarono a vedersi nel 1832, quando, con una riforma, alle donne fu concesso il diritto di voto, anche se solo nelle elezioni locali.
Fu la nascita del movimento delle Suffragette, nel 1872 nel Regno Unito, a dare il giusto impulso ad una lotta di tipo nazionale che, in pochi decenni, superò i confini nazionali per approdare anche negli paesi nel mondo.
In Inghilterra le rivendicazioni delle Suffragette arrivarono a un esito positivo solo con la legge del 2 luglio 1928, con la quale il suffragio fu esteso a tutte le donne inglesi.

Tuttavia non bisogna pensare che fu l'Inghilterra fu il primo paese al mondo in cui il voto fu esteso anche alle donne. Prima nel mondo, infatti, fu la Nuova Zelanda in cui il suffragio femminile fu ottenuto nel 1893.

Per quanto riguarda l'Italia il percorso che portò all'estensione del voto alle donne cominciò solo all'indomani dell'unificazione, avvenuta nel 1861. E se i primi movimenti di emancipazione si collocano nei primi anni del 1900 è solo all'indomani del secondo conflitto mondiale che, con il decreto legislativo del 10 marzo 1946 il consiglio dei ministri estese il voto anche alle donne che avessero compiuto la maggiore età (all'epoca 21 anni).

In Italia le donne votarono per la prima volta nel corso delle elezioni amministrative del marzo e aprile 1946 e, successivamente, per il celebre referendum monarchia/repubblica (2 giugno 1946).