François Rabelais

Fede e natura

Tutta l'opera di Rabelais è percorsa da una veemente satira anticlericale. Se non si può attribuire a Rabelais, in pieno Cinquecento, un'incredulità in senso illuminista, non si può neppure sottovalutare la portata nient'affatto inoffensiva della sua critica. Il Dio che sempre invocano i suoi personaggi è un Dio buono e pacato, ma in sostanza lontano, che lascia all'uomo la facoltà di godere piacevolmente del mondo che gli è stato donato. Rivoluzionari sono la sua concezione della natura, che gli appare buona, e il suo amore per la trionfante vita terrena.