La lirica ionico-attica

La società delle colonie dell'Asia Minore

Le colonie ioniche dell'Asia Minore tra l'VIII e il VI secolo conobbero un forte sviluppo economico accompagnato da numerosi mutamenti e trasformazioni socio-politici. L'estendersi dell'urbanizzazione e l'introduzione dell'economia monetaria determinarono la crescita di nuovi gruppi sociali, come quelli di ricchi mercanti e artigiani (il démos), frequentemente in lotta con l'aristocrazia terriera al potere (gli áristoi). In questo clima così dinamico e in evoluzione emersero nuovi punti di vista e concezioni di vita che si rispecchiavano nella grande varietà di temi e di accenti con cui i poeti si esprimono. Compare un modello culturale fino ad allora sconosciuto e in netta antitesi all'ideale di vita eroica propria del mondo aristocratico che emerge nei poemi omerici. In genere, la lirica ionica privilegiò l'esecuzione monodica rispetto a quella corale (comune invece al mondo dorico); l'esecuzione del poeta infatti avveniva davanti a un ristretto gruppo di etáiroi (compagni) radunati in un simposio e ciò presupponeva una compartecipazione e una comunanza di esperienze tra il poeta e gli altri membri dell'eterìa.

Per tutta l'età arcaica la Ionia rappresentò l'ambito culturale più sviluppato come testimoniano i generi e le opere che qui sono comparse (da Omero al giambo e all'elegia, dalla filosofia alla storiografia).