Il romanzo nella seconda metà del Novecento

Anthony Burgess

Anthony Burgess (1916-1993) nacque a Manchester e visse a lungo all'estero, prima in Malesia e nel Borneo, poi a Roma e a Montecarlo. Oltre che romanziere, fu musicista, critico e sceneggiatore. Narratore fecondo, la sua scrittura si rifà a modelli come Wells, Huxley, Joyce. Si è affermato con romanzi satirico-grotteschi, fra i quali spicca A clockwork orange (Un'arancia a orologeria, 1962): rappresentazione delle violente contraddizioni della moderna società industriale, in cui Burgess inventa un bizzarro linguaggio giovanile, denominato "nadsat", con calchi perlopiù dal russo. Da questo romanzo il regista Stanley Kubrick trasse nel 1971 il film Arancia meccanica, che fece epoca. Nei romanzi seguenti Burgess continuò a rivolgere la propria attenzione ai problemi della società contemporanea: The Malayan trilogy (Malesia, 1964), Enderby (La dolce bestia, 1968), Earthly powers (Gli strumenti delle tenebre, 1980), The kingdom of the wicked (Il regno dei malvagi, 1985), Any old iron (L'antica lama, 1989). Notevoli anche i suoi saggi The novel now (Il romanzo oggi, 1967) e quelli su Shakespeare, Joyce, Lawrence.