Il romanzo nella seconda metà del Novecento

In sintesi

GoldingWilliam Golding (1911-1993) si dedica dapprima al teatro e quindi scrive il romanzo Il signore delle mosche (1954), che si riferisce in modo trasparente al secondo conflitto mondiale, ricostruendo i meccanismi psicologici che generano il male nelle coscienze individuali. Nel 1983 viene insignito del premio Nobel.
WilsonAngus Wilson (1913-1991) denuncia la vulnerabilità degli ideali umani e ritrae la società inglese. È fortemente influenzato dalla psicoanalisi (La parte sbagliata, 1949; Una signora di mezza età, 1958; Per gioco ma sul serio, 1967).
BurgessAnthony Burgess (1916-1993) si è affermato con romanzi satirico-grotteschi, fra i quali spicca Un'arancia a orologeria (1962), rappresentazione delle violente contraddizioni della moderna società industriale in cui Burgess inventa un bizzarro gergo giovanile.
I giovani arrabbiati

Gruppo di giovani drammaturghi e scrittori, conosciuti come the angry young men, accomunati da un atteggiamento di protesta sociale e di reazione contro l'Inghilterra benestante, dominata da ideali materialistici. Anti-intellettuali, desideravano tornare alla tradizione inglese più genuina. Esponenti principali fra i romanzieri: John Wain (1925-1994), John Braine (1922-1986) e Kingsley Amis (1922-1995), il cui romanzo Jim il fortunato (1954) è una satira divertente e arguta contro l'ipocrisia della società inglese.

Gli ultimi anni

Gli ultimi anni sono caratterizzati da una notevole varietà di stili e tendenze. Tra gli autori più significativi ricordiamo: John Fowles, Bruce Chatwin, Ian McEwan, David Lodge; gli irlandesi John Banville e Roddy Doyle; il sudafricano J.M. Coetzee, vincitore del Nobel nel 2003.

Il filone angloindianoSalman Rushdie (1947), autore dei Figli della mezzanotte (1981), ampio romanzo autobiografico; Vergogna (1983) e I versetti satanici (1989), condannato dalle autorità religiose islamiche. Vidiadhar Surajprasad Naipaul (1932), uno dei più grandi scrittori viventi di lingua inglese, autore del romanzo Una via nel mondo (1994).
Le scrittrici

Doris Lessing (1919) ispira la sua narrativa all'ambiente africano, alla critica dei pregiudizi borghesi e alla difesa del ruolo della donna nella società (I figli della violenza, 1952-69; Storie africane, 1964; La brava terrorista, 1985). Iris Murdoch (1919-1999) studia il comportamento dell'individuo nei suoi rapporti con gli altri e approfondisce il concetto di libertà e di responsabilità (La campana, 1958; Una testa tagliata, 1961; Il sogno di Bruno, 1969; Il cavaliere verde, 1993). Edna O'Brien (1932) è grande interprete della coscienza delle donne (Ragazze di campagna, 1960; Uno splendido isolamento, 1994).