Il romanzo nella seconda metà del Novecento

I giovani arrabbiati

La seconda guerra mondiale, come era già successo con la prima, portò dopo di sé un seguito di disillusioni e malcontento. Negli anni Cinquanta si forma un gruppo di giovani scrittori e drammaturghi ribelli, conosciuti come the angry young men, i "giovani arrabbiati" (dal titolo della commedia di John Osborne Look back in anger, Ricorda con rabbia, 1956), accomunati da un atteggiamento di protesta e di reazione contro l'establishment dell'Inghilterra benestante, dominata da ideali materialistici e dalla preoccupazione per la stabilità sociale. Non particolarmente interessati alla politica, i giovani arrabbiati manifestarono il proprio disagio nei confronti della società standardizzata e del vuoto del benessere, senza però proporre programmi di redenzione politica o sociale del mondo. Loro obiettivo era quello di spazzar via tutte le forme di snobismo intellettuale: così presero posizione contro lo sperimentalismo degli anni Venti, contro l'impegno politico degli anni Trenta e il neoromanticismo degli anni Quaranta. Si vantavano di essere anti-intellettuali. Le loro opere si limitarono a rappresentare la vita provinciale e per tale prospettiva ristretta ad alcuni critici esse apparvero riduttive. Il gruppo, oltre che efficaci opere teatrali ­ di J. Osborne, di A. Wesker e di J. Arden produsse alcuni romanzi divertenti e piacevoli: Hurry on down (Giù con la vita, 1953) di John Wain (1925), anche poeta e critico; Room at the top (La stanza dei quartieri alti, 1957) e Life at the top (L'arrivato, 1962) di John Braine (1922-1986); Saturday night and Sunday morning (Sabato sera e domenica mattina, 1958) di Alan Sillitoe (1928), autore anche dei racconti The lonliness of the long distance runner (La solitudine del maratoneta, 1959) e di poesie.

Il romanzo più rappresentativo dei "giovani arrabbiati" fu Lucky Jim (Jim il fortunato, 1954) di Kingsley Amis (1922-1995), una satira divertente e arguta contro l'ipocrisia della società inglese che proseguì anche nelle opere seguenti, That uncertain feeling (Quell'incerto sentimento, 1955), I like it here (Questo posto mi piace, 1958), One fat Englishman (Un grasso signore inglese, 1963). I romanzi The anti-death league (Lega antimorte, 1963) e Alteration (Modificazione, 1976) hanno invece un tono più sobrio. In alcuni romanzi, infine, tentò altri generi, quali il poliziesco e il fantascientifico. Con il trascorrere degli anni Amis divenne sempre più conservatore nelle opinioni politiche e sociali, assumendo l'atteggiamento di chi rifiuta i valori fasulli e gli slogan demagogici.