Il romanzo nella seconda metà del Novecento

Le scrittrici

Un contributo importante al romanzo delle ultime decadi del secolo è quello dato da varie scrittrici, che in modi e forme diversi hanno indagato il ruolo della donna nel rapporto con l'uomo, la famiglia e la società, alla ricerca di un'identità in un mondo cambiato.

Doris Lessing

Doris Lessing (1919), nata in Iran, visse fino al 1949 in Rhodesia; poi divorziò dal secondo marito e con scarsissimi mezzi si trasferì a Londra con i figli. Dall'ambiente africano ha tratto il tema fondamentale della sua narrativa, ossia i problemi sociali e politici derivanti dai rapporti tra neri e bianchi, ma non ha tralasciato altri motivi, quali la critica dei pregiudizi borghesi e la difesa del ruolo della donna nella società. Si ricordano i romanzi: The grass is singing (L'erba canta, 1950), Children of violence (I figli della violenza, 1952-69), un ciclo in cinque volumi che comprende Martha Quest (1952) e narra la storia dell'emancipazione della protagonista e la sua ricerca di identità; The golden notebook (Il taccuino d'oro, 1962), che registra le inquietudini culturali degli anni Sessanta; The summer before the dark (L'estate prima del buio, 1973); The memoirs of a survivor (Le memorie di un sopravvissuto, 1974); The good terrorist (La brava terrorista, 1985); My mother (Mia madre, 1986); Love again (Amore ancora, 1996). È autrice inoltre di commedie, racconti (African stories, Storie africane, 1964) e di un interessante ciclo di romanzi fantascientifici, Canopus in Argos: archives (Canopo in Argo: archivi, 1979-83). Nella sua produzione più recente, la Lessing ha continuato a sfidare tabù e preconcetti, generando tante e conflittuali critiche. The fifth Child (Il quinto figlio, 1988) parla dell'alienazione insita nei piccoli gruppi sociali chiusi in sé; The Grandmothers (Le nonne, 2003) è composto da quattro romanzi brevi incentrati su una poco convenzionale "famiglia estesa", mentre Time Bites (2004) raccoglie alcuni saggi basati su sue esperienze di vita. Acclamatissimi sono stati i due volumi della sua autobiografia: Under my Skin (Sotto la pelle, 1994) e Walking in the Shade: Volime II of my Autobiography 1949-1962 (camminando nell'ombra, 1997).

Iris Murdoch

Iris Murdoch (1919-1999), nata a Dublino, è stata per lungo tempo docente di filosofia a Oxford. Il primo romanzo, Under the net (Sotto la rete, 1954), l'avvicina all'ambito dei "giovani arrabbiati". Nei romanzi successivi, il suo interesse è rivolto a indagare il comportamento dell'individuo nei suoi rapporti con gli altri e ad approfondire il concetto di libertà e di responsabilità. Le sue trame intricate si sviluppano secondo schemi imprevedibili, che rispondono all'esigenza di confronto fra i personaggi e di una ricerca di armonia nel disordine degli avvenimenti. Si ricordano The bell (La campana, 1958); A severed head (Una testa tagliata, 1961); The red and the green (Il rosso e il verde, 1965); Bruno's dream (Il sogno di Bruno, 1969). Nella produzione successiva la Murdoch sembra andare incontro al gusto di un pubblico più largo: The fire and the sun (Il fuoco e il sole, 1978), Nuns and soldiers (Suore e soldati, 1980), The green knight (Il cavaliere verde, 1993); il dramma Acastos: two platonic dialogues (Acastos: due dialoghi platonici, 1986).

Muriel Spark

Muriel Spark (1918-2006), nata a Edimburgo, si è convertita al cattolicesimo e ha vissuto in Italia. Ha esordito nel 1957 con The comforters (I consolatori), a cui seguirono altri romanzi: Memento mori (1959), The ballad of Peckham Rye (La ballata di Peckham Rye, 1960), The prime of Miss Jean Brodie (Gli anni in fiore della signorina Jean Brodie, 1961), The Mandelbaum gate (La porta di Mandelbaum, 1965), The driver's seat (Il sedile del guidatore, 1970), Not to disturb (Non disturbare, 1971), The abbess of Crewe (La badessa di Crewe, 1974), The takeover (Diana maligna, 1975), Symposium (1990). A una grande scorrevolezza di scrittura la Spark unisce trame originali, ordite con senso del soprannaturale e raffinato humour, talora spinto sino al freddo sarcasmo. Lo stile chiaro e scorrevole caratterizza anche la sua autobiograifa, Curriculum Vitae (1993).

Angela Carter

Angela Carter (1940-1992), pseudonimo di Angela Olive Starker, nata nel Sussex, giornalista e docente universitaria, morta a Londra, ha come materia dei suoi romanzi, pervasi da un gusto intelligente della parodia e del pastiche letterario, sogni, miti, incubi, metamorfosi, ossessioni sessuali ed estasi amorose, riconducibili alle problematiche femministe: Nights at the circus (Notti al circo, 1984), Black Venus (Venere nera, 1985), Wise children (Bambini prudenti, 1991). Ha scritto anche saggi: The sadeian woman (La donna sadica, 1979) e Nothing sacred (Niente di sacro, 1983).

Edna O'Brien

Edna O'Brien (1932), di origine irlandese, è grande interprete della coscienza delle donne: nelle sue opere sviluppa la tesi di una inconciliabilità di fondo tra gli interessi maschili e femminili; partendo da un ottimismo naïf, attraverso il rancore e l'astio giunge a uno stadio di rassegnata ma non infelice nostalgia. Fra i romanzi, The country girls (Ragazze di campagna, 1960), August is a wicked month (Agosto è un pessimo mese, 1965), A pagan place (Un luogo pagano, 1970), A fanatic heart: selected stories (Un cuore fanatico: storie scelte, 1984), House of splendid isolation (Uno splendido isolamento, 1994).