L'età del realismo

La "Dorfgeschichte"

Il frutto più originale del realismo poetico furono le Dorfgeschichten (termine che non riesce a trovare una felice traduzione ma che si potrebbe rendere con “novelle campagnole” o “storie di villaggi”) il cui creatore è da ritenere Berthold Auerbach. Questo genere di novella s'affermò contrapponendosi al romanzo sociale, che inquadrava la realtà esclusivamente nel campo focale del borghese, delle sue consuetudini e dei suoi bisogni cittadini. D'altro canto, proprio ai letterati borghesi queste novelle parvero eccessivamente chiuse in un mondo estraneo non solo allo sviluppo storico e sociale ma anche agli effettivi problemi dell'ambiente rurale, ripiegate su valori ciechi a qualsiasi orizzonte politico, prive di istanze di rinnovamento.

Auerbach

Originario di una famiglia ebraica di commercianti, Berthold Auerbach, pseudonimo di Moyses Baruch (Nordstetten 1812 - Cannes 1882), lottò per l'emancipazione culturale ebraica. Nella sua opera più celebre, le Storie dei villaggi della Foresta Nera (Schwarzwälder Dorfgeschichten, 1843-54), presentò con toni moraleggianti e sentimentali un mondo contadino fortemente idealizzato. Ne usciva stilizzato un quadro di genere poco vivo e reale, evocatorio e idilliaco. Si ricorda anche il romanzo La scalza (Barfüssele, 1856).

Ludwig

Lo scrittore tedesco Otto Ludwig (Eisfeld, Werra, 1813 - Dresda 1865), malato di nervi, condusse vita assai ritirata. Amico di K. Gutzkow, vicino a Tieck e a Hoffmann, studioso di Shakespeare (da lui contrapposto a Schiller), ottenne un certo successo con la tragedia Il guardaboschi per diritto ereditario (Der Erbförster, 1850), cui fece seguire la tragedia storica I Maccabei (Die Makkabäer, 1852). Più convincenti risultarono il racconto L'allegra pazzerella (Die Heiterethei, 1855), improntato nettamente al genere della Dorfgeschichte, e soprattutto la novella realistica e prenaturalistica Tra cielo e terra (Zwischen Himmel und Erde, 1856), narrazione del drammatico conflitto tra due fratelli.