I Comuni, le Signorie e il Principato

In sintesi

IL COMUNEDurante il periodo della lotta per le investiture nascono nelle città le prime forme di Comune (coniurationes) che si espandono verso il contado. Dapprima il governo è affidato a due consoli poi a un podestà. In seguito la piccola borghesia dà vita al “comune del popolo” la cui magistratura è composta dai “priori delle arti” e dal “gonfaloniere”.
LE SIGNORIENella 2a metà del XII sec. gli ordinamenti comunali si trasformano in Signorie. A Milano dopo i Della Torre si affermano (1277) i Visconti che conquistano altre città. A Firenze si costituisce nel 1282 il governo dei “priori delle arti”. Nel 1292 gli “Ordinamenti di giustizia” di Giano della Bella escludono i magnati fiorentini dal governo. A Venezia con la “serrata del Maggior Consiglio” (1297) viene ristretta la partecipazione alla vita amministrativa.
IL TRECENTOI Visconti combattono i Della Scala ed estendono i loro domini soprattutto con Giovanni (1349-1354). A Firenze, percorsa da lotte intestine, scoppia il tumulto dei ciompi (1378) con cui le arti minori eleggono un loro gonfaloniere (Michele di Lando) e ottengono di partecipare al governo. Il potere passa poi nelle mani delle grandi famiglie aristocratiche.
IL QUATTROCENTODalla fine del XIV sec. i grandi signori ottengono da papa e imperatore la legittimazione del loro potere: nascono i Principati. Gian Galeazzo Visconti, tra il 1399 e il 1402, estende i domini milanesi. Il figlio Filippo Maria si schiera con gli Aragonesi, contro Firenze, Venezia, il papa e gli Angioini, nella lotta per il Regno di Napoli. Nel 1450, morto Filippo Maria e persi alcuni territori, i cittadini chiamano Francesco Sforza. Milano e Venezia contro Firenze e gli Aragonesi si scontrano più volte fino alla Pace di Lodi (1454) che sancisce un periodo di pace. A Firenze si afferma la signoria Medicea dal 1434. Lorenzo de' Medici affronta la Congiura dei Pazzi (1478) e offre alla città un periodo di grande splendore (1485-1492). A Milano nel 1480 Ludovico Sforza il Moro assume la tutela dell'erede al Ducato.