L'Europa nella seconda metà del Cinquecento

In sintesi

FRANCIADurante il regno di Caterina de' Medici e dei suoi figli il paese fu scosso dalle guerre di religione tra cattolici e ugonotti. Alcuni editti avevano garantito ai nobili ugonotti libertà di culto. Nella Notte di San Bartolomeo (1572) furono massacrati a Parigi migliaia di ugonotti, ciò scatenò la guerra che portò alla nomina di Enrico di Borbone, capo degli ugonotti, a re dopo la sua conversione (Enrico IV). L'Editto di Nantes riconobbe a tutti piena libertà di culto (1598).
SPAGNAFilippo Il trasferì la capitale a Madrid dalla quale governava tutto il Regno tramite i Consigli regionali. Intransigente cattolico cacciò i moriscos dalla Spagna e combatté i Turchi nella battaglia di Lepanto (1571).
PROVINCE UNITEL'oppressione fiscale spagnola provocò numerose sollevazioni, la violenta repressione di Filippo Il portò alla pacificazione fra le province cattoliche e calviniste (Unione di Gand). Nel 1579 le province del Nord si dichiararono indipendenti (Unione di Utrecht), mentre le province meridionali cattoliche rimasero fedeli alla Spagna (Unione di Arras).
INGHILTERRADopo la reggenza di Maria la Sanguinaria, la sorellastra Elisabetta I (1558-1603) riportò l'anglicanesimo nel Regno e sedò le rivolte cattoliche in Irlanda. La corona avviò la trasformazione dello Stato in potenza navale, commerciale e coloniale (promosse imprese commerciali, finanziò la guerra corsara e la fondazione della Virginia). Fu una grande mecenate per letterati e artisti.
IMPEROFerdinando I ristrutturò i domini ereditari, rafforzando il potere degli Asburgo con l'istituzione di organi di governo controllati dal sovrano. Il figlio Massimiliano Il incline al protestantesimo concesse piena libertà di culto.