Clemènte, Francésco

artista italiano (Napoli 1952). Affermatosi al pubblico nel 1980 alla Biennale di Venezia, ha legato il suo nome alla Transavanguardia italiana, corrente di cui viene considerato un caposcuola insieme a S. Chia. Oltre alle usuali tecniche pittoriche, Clemente ha sperimentato l'affresco e l'incisione, realizzando anche sculture, miniature, mosaici, acqueforti e fotografie. Pur recuperando un tipo di figurazione simbolica primitivizzante, con riferimenti a E. Schiele e al linearismo dell'arte orientale, Clemente dimostra uno stile fortemente personale (Se i buchi del corpo sono nove oppure dieci, 1973; Nudo, 1981; I Magi, 1981; Stazioni della croce, 1982; Semen, 1983; Due ragazzi, 1988). Tra le numerose rassegne (sia in Italia che all'estero), si ricorda la personale tenutasi a Filadelfia (Philadelphia Museum of Art) nel 1990, la retrospettiva nel 1999-2000 al Salomon R. Guggenheim, in cui vengono esposte le famose collaborazioni degli anni Ottanta. Nel 2003, il Museo Nazionale di Napoli gli ha dedica un'antologica. È l'autore di tutti i disegni e i quadri realizzati dal protagonista del film Paradiso Perduto del 1988, ispirato dall'omonimo poema di John Milton e diretto da Alfonso Cuarón. Vive e lavora a New York.

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