Gjellerup, Karl Adolf

scrittore, poeta e autore drammatico danese (Roholte, Sjælland, 1857-Klotzsche, Dresda, 1919). Seguì studi di teologia, ma l'influenza di G. Brandes l'orientò verso la critica della borghesia e lo staccò dal cristianesimo. Dopo la rottura con Brandes nella decade del 1880, riaccolse nella sua opera – scritta in danese e in tedesco – motivi di interesse religioso. Tra i suoi romanzi si distinguono Un idealista (1878), Giovane danese (1879), L'apprendista dei germani (1882) e, soprattutto, Minna (1889), Il mulino (1896) e Il pellegrino Kamanita (1906), rispecchiante ideali buddhistici; fra i drammi, Brynhild (1884), tragedia influenzata da Wagner e riproducente metri classici, e Thamyris (1887). Fu scrittore rappresentativo del malessere intellettuale alla fine del sec. XIX e anche di un'ansia di ritorno a un certo equilibrio, quale espresse negli ultimi romanzi di tematica cristiana: L'amica di Dio (1916) e Il ramo d'oro (1917). Con H. Pontoppidan ottenne il premio Nobel nel 1917.

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