Münchhausen, Karl Friedrich Hyeronimus von-

personaggio tedesco quasi leggendario (Bodenwerder, Hannover, 1720-1797). Fu grande cacciatore, combatté contro i Turchi, poi si ritirò nella sua proprietà di Bodenwerder, dove raccontava agli amici quelle mirabolanti avventure di caccia, di viaggio e di guerra che gli valsero il titolo di “barone bugiardo” (Lügenbaron): tra di esse, viaggi sulla Luna e tragitti a cavalcioni di palle da cannone. Gli vennero così attribuite molte altre storie di questo tipo, le cui fonti sono in realtà riconoscibili nella novellistica anteriore (per esempio il greco Luciano o il nostro Castiglione); apparvero stampate per la prima volta nella raccolta Vademecum für lustige Leute (1781-83; Vademecum per gente allegra). Ampliate da R. E. Raspe (1785), le avventure del barone raggiunsero la loro definitiva notorietà letteraria con la rielaborazione che ne ha dato G. Bürger (1786). Nel 1839 Immermann dedicò a un discendente del barone il romanzo Münchhausen, che offre spunto a una dura inquisitoria sulla miseria dei contadini della Vestfalia. Nel campo del cinema, le avventure, le allucinazioni e le spacconate del noto personaggio, che avevano già interessato i pionieri francesi G. Méliès ed É. Cohl in due brevi comiche del 1911 e del 1913 (la seconda: un piccolo disegno animato di figurine ritagliate nella carta), diedero luogo al Münchhausen tedesco, un grosso spettacolo a vivi colori del 1943 diretto da J. von Baky e interpretato da H. Albers (che grazie a un trucco ben riuscito cavalcava una palla di cannone), e nel 1961 al film cecoslovacco Il barone di Münchhausen di K. Zeman, misto di animazione e di attori, con colori delicati e fiabeschi e scenografie ispirate alle incisioni di G. Doré. Nel 1989 è stato il regista inglese T. Gilliam a cimentarsi col leggendario barone, in un film ricco di effetti speciali.

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