Rosetti, Constantin

letterato e uomo politico romeno (Bucarest 1816-1885). Aristocratico progressista, dominò la scena politica romena come uomo d'azione, come polemista e uomo politico. A Parigi entrò nella massoneria e si iniziò a un liberalismo di tipo messianico, ispirato al pensiero di Mazzini, Quinet, Michelet, Mickiewicz. Tornato in patria, prese parte al moto rivoluzionario del 1848 e, in seguito al suo fallimento, si rifugiò di nuovo a Parigi, per rientrare nel 1857. Dopo l'unificazione dei principati danubiani, fino al 1881, occupò posizioni di primo piano nella vita politica; il suo progressismo mistico si riflette anche nell'attività giornalistica (L'alba della Romania e Il romeno). Come letterato, il nome di Rosetti è legato più che alle rime, alle pagine di confessione intima (Note intime) e soprattutto al tentativo di tradurre per la prima volta direttamente dall'inglese il Manfredi di Byron.

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