otite

sf. [sec. XIX; da oto-+-ite]. Infiammazione acuta o cronica dell'orecchio. In rapporto alla sede si distinguono otiti esterne, medie, interne. L'otite esterna è una dermatite infettiva del condotto uditivo, spesso diffusa a tutto il padiglione; i fattori patogeni sono lo strepto- e lo stafilococco, fenomeni irritativi di natura meccanica o chimica; si manifesta con dolori locali, arrossamento, edema, secrezione. L'otite media si localizza nell'orecchio medio e può avere un decorso acuto o cronico. La forma acuta sierosa è caratterizzata da iperemia, edema, secrezione sierosa, dolore intenso e ipoacusia di trasmissione; quella catarrale, secondaria in genere a rinofaringite, si manifesta con un versamento essudativo corpuscolato nella cassa timpanica; quella purulenta insorge di solito nel corso di rinosinusiti, di faringo-tonsilliti, di febbre influenzale o a seguito della rottura della membrana timpanica ed è sostenuta da streptococco emolitico, pneumococco, stafilococco albo e aureo; inizia con dolore acuto pulsante, febbre elevata specie nei bambini, malessere generale. Dopo la perforazione del timpano si ha otorrea sieroematica e poi purulenta con diminuzione del dolore; può complicarsi con mastoidite, labirintite, ecc. Tutte queste forme a decorso acuto si curano con riposo, analgesici edeventualmente antibiotici (va tenuto presente che molte forme di otite sono di origine virale, e in questi casi non è quindi indicato l'antibiotico). Le otiti medie a decorso cronico sono forme purulente inizialmente acute, spesso insorte nell'infanzia, caratterizzate da perforazione timpanica o epitimpanica, da infezione della cassa, da otorrea mucopurulenta o purulenta, da sordità di vario grado, da produzione di squame epiteliali perlacee con cristalli di colesterolo tendenti a disporsi concentricamente (colesteatoma), usurando le pareti ossee per espansione; la terapia dovrà essere conservativa, ricorrendo ai mezzi chirurgici quando si temono complicanze. Una particolare forma di otite media è quella tubercolare, secondaria a tubercolosi polmonare; inizia subdolamente con perforazioni multiple del timpano, carie degli ossicini e della mastoide, otorrea. L'otite interna insorge di solito in seguito a otite media acuta, o più spesso cronica, per erosione ossea del canale semicircolare esterno, per petrosite, ecc., oppure nel corso di malattie infettive o di gravi intossicazioni. Può decorrere acutamente o cronicizzarsi: in entrambi i casi si hanno forme circoscritte e diffuse, sierose e purulente, che si manifestano con vertigini, nausea, vomito e parziale sordità.

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