tastièra

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sf. [sec. XVII; da tasto].

1) In strumenti quali il pianoforte, l'organo, la celesta, la fisarmonica, il clavicembalo ecc., l'insieme dei tasti. Negli strumenti a corde (violino, viola, liuto, chitarra, ecc.), la parte superiore del manico sul quale poggiano le dita della mano sinistra con la funzione di accorciare la lunghezza delle corde; in alcuni di questi strumenti (per esempio nella chitarra) sbarrette metalliche infisse nella tastiera (tasti) facilitano la ricerca della posizione delle dita, indicando le porzioni corrispondenti ai toni e ai semitoni.

2) Per estensione, l'insieme dei tasti di una macchina per scrivere, di una telescrivente, delle macchine compositrici e dattilo-compositrici di un qualsiasi strumento meccanico, elettronico o automatico.

3) In telefonia, dispositivo elettromeccanico costituito da un insieme di tasti a posizione instabile per l'invio di comandi o di segnalazioni, usato per inviare le informazioni necessarie all'instradamento delle telecomunicazioni e, nelle trasmissioni telex tramite telescrivente, per trasmettere informazioni in codice telegrafico. L'applicazione della tastiera è stata estesa poi agli apparati telefonici, sostituendo il disco combinatore. In informatica, la tastiera rappresenta uno dei principali mezzi di introduzione dati e di comunicazione interattiva per gli utenti di terminali di elaboratori.