Esame di maturità: come organizzare lo studio e il ripasso

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Come affrontare le prove scritte e orali con un efficace programma di studio e con la giusta dose di ansia positiva per favorire una migliore prestazione davanti alla commissione d'esame.

Gli esami di maturità sono un momento cruciale nella vita e nella carriera scolastica di ogni adolescente. Metodo e organizzazione sono alla base dell'attività dello studio, ma sono altresì numerosi i fattori che possono concorre alla buona riuscita delle prove:

  • la prima prova scritta di italiano che vede spesso gli studenti concentrarsi su questi o quegli autori anche a partire dal toto tracce che ogni anno viene lanciato dai media e dagli osservatori;
  • la seconda prova scritta nelle materie d'indirizzo 
  • e un colloquio orale.

 

Come prepararsi al meglio da un punto di vista scolastico ed emotivo a questi esami spartiacque che introducono alla vita adulta?  Ci sono tecniche di memorizzazione che possono aiutare i maturandi a ripassare meglio le materie e metodi per combattere ansia e stress. Ecco un veloce ripasso su come gestire al meglio studio ed emozioni.

Esame di maturità: come organizzare lo studio e il ripasso

Nonostante la scuola sia una continua palestra di metodo e un costante allenamento per la memoria, l'avvicinarsi dell'esame di Stato porta con sé una mole di lavoro non indifferente. Se non correttamente gestita, può dar luogo ad ansia e preoccupazione che, a loro volta, si ripercuotono sul rendimento finale. Lo studio e il ripasso devono essere quindi preceduti da un'importante attività preliminare: la compilazione del programma di studio.

Come compilare il programma di studio

In primo luogo, bisogna dividere il programma di studio sia settimanalmente che giornalmente. Poi La tabella di marcia settimanale deve essere pensata e ragionata sulle proprie priorità. Meglio dare la precedenza, dunque, a quelle materie in cui ci si sente più deboli, e che quindi necessitano di un ripasso più approfondito. Non bisogna però dimenticare di dedicare del tempo anche alle restanti materie oggetto d’esame e contenute nel programma annuale.

Il programma di studio giornaliero

La tabella di marcia deve anche innanzitutto giornaliera. Suddividendo le ore del giorno in momenti dedicati allo studio e momenti di riposo, lo studente sarà in grado di ottimizzare il tempo a disposizione senza lasciare nessun argomento indietro. È infatti controproducente tentare di studiare tutto il giorno: la stanchezza mentale rende difficile la concentrazione e poco efficace l’assimilazione dei concetti. Proprio per questo motivo, ogni programma di studio deve prevedere, al suo interno, anche dei momenti di pausa e di svago. Lo studio è efficace, infatti, quando la mente è fresca e riposata. Ogni due ore di studio, quindi, è bene concedersi un momento solo per sé. Sgranchirsi le gambe, rinfrescarsi, fare uno spuntino leggero o dedicarsi alle attività personali è un modo per rigenerare la mente, facendola tornare lucida per affrontare nuovamente il ripasso. 

Il tempo per la rielaborazione personale

Un buon programma di ripasso, poi, non deve assolutamente prescindere dalla rielaborazione personale. Il tempo non deve essere dedicato solamente alla lettura e allo studio, ma anche a ripetere i concetti a voce alta. L’attività del ripetere, infatti, non solo sarà utile nel colloquio orale quindi nella forma che assumerà la nostra esposizione, ma anche nell’elaborazione di mappe mentali, associazioni e idee, capaci di creare, all’interno della nostra mente, un vero e proprio percorso multidisciplinare. Così lo studente sarà in grado di creare collegamenti consoni e appropriati.

Prepararsi all’esame di maturità: le tecniche di memorizzazione

Oltre alla gestione dello studio, anche memorizzare le varie nozioni può mettere in difficoltà i maturandi. Le pagine da ripassare sono tante e il tempo per studiare è poco. Per questo l'ansia sopraggiunge rapidamente e rema a sfavore del rendimento. Quindi, oltre a compilare il programma di studio, bisogna ottimizzare il tempo a disposizione, pretendendo il massimo dalla propria memoria. A risultare decisamente utili sono quindi alcuni ‘trucchi’ meglio conosciuti come tecniche di memorizzazione. In questo modo si potrà prendere qualche scorciatoia, che sarà di grande aiuto per assimilare tutte le informazioni necessarie al brillante superamento dell'esame di maturità.

Focus sui concetti centrali

Il primo passo, forse scontato agli occhi dei più, è quello di focalizzare la propria mente sui concetti centrali. Durante la fase dello studio e della lettura non bisogna limitarsi a sottolineare le parti salienti sul libro di testo, ma impegnarsi anche nel trascriverne i concetti fondamentali sotto forma di elenco o di schema. Poi, terminato l'argomento, è bene tornare per qualche tempo sullo schema, fissando nella propria mente i concetti chiave trascritti. In questo modo si andranno a creare dei tag, o etichette mentali, grazie alle quali il nostro cervello catalogherà le informazioni, andandole poi a ripescare al momento opportuno. Lo schema è uno strumento visivo e funzionerà come un cassetto numerato. La mente saprà che sotto ciascuna dicitura sono conservate determinate nozioni e concetti. Basterà aprire il cassetto per "recuperare" il materiale.

Ripassare con domande e immagini

Altra tecnica è quella di stuzzicare la nostra mente, incuriosendola. Mentre si studia, quindi, basta porsi delle domande e, se non si conosce la risposta, bisogna andarla a cercare. In questo modo ogni studente sarà in grado di mettere in moto il cervello, rendendo l'apprendimento dinamico ma soprattutto attivo, aspetto fondamentale per ricordarsi concetti e nozioni. L'apprendimento e la memoria, inoltre, si basano moltissimo sul concetto di immagine. Ecco perché, per memorizzare in modo ottimale i concetti che servono per l’esame di maturità, è bene trasformarli proprio in immagini, in modo da crearne un ricordo forte e soprattutto immediato.

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Ripetere ad alta voce

Altra importante metodologia capace di aiutare la memoria, è senza dubbio il ripetere ad alta voce quanto studiato. In questo modo si andranno a fissare i concetti nella memoria. Inoltre, l'esposizione orale è un modo che lo studente ha a disposizione per rendersi immediatamente conto se padroneggia o meno l'argomento studiato. Infatti, esporre un concetto in modo chiaro e lineare è sicuramente prova di preparazione.

Parola d'ordine: concentrazione

L'ultimo consiglio sembrerà scontato, ma riveste un ruolo fondamentale nella creazione del ricordo e quindi nella possibilità di recuperarlo in un secondo momento. L'attività di studio deve essere contraddistinta dalla concentrazione, una condizione che permette di assimilare al meglio le nozioni. Ecco perché, se viene meno la concentrazione, viene meno anche la capacità di apprendere e assimilare. Se la mente è stanca e se fa fatica a prestare attenzione a quanto viene letto, è sicuramente meglio accantonare per qualche tempo l'attività di studio, riprendendola quando la nostra mente si sarà rigenerata.

Esame di maturità: come combattere l’ansia e lo stress

L'ansia è uno dei temibili avversari dei maturandi. Lo stress legato a questo momento di valutazione è alto. Pertanto è facile farsi prendere dal panico. Senza pensare che questo sentimento brucia tante delle energie necessarie per studiare. Si tratta di un'emozione necessaria a prepararsi allo sforzo di un esame importante, ma che non deve prendere il sopravvento. Va dominata per poterla sfruttare come benzina per la propria prestazione. Ecco perché risulta essere di fondamentale importanza approcciarsi alla maturità in modo equilibrato, in modo che l'ansia e la paura non si impadroniscano della mente. Come fare, quindi, a superare l'ansia da esame?

Cos'è l'ansia e come gestirla

L'ansia è una sensazione che deve essere sfogata, poiché si alimenta della paura stessa. Benché nella fase preparatoria all'esame sia necessario studiare molto, è altrettanto necessario ritagliare delle ore da dedicare solo a sé stessi, al fine di allontanare per qualche tempo il pensiero dell'imminente prova.

Fare attività fisica

Uno dei modi più adatti a scaricare la tensione, per esempio, lo ritroviamo nell'attività fisica. Fare sport aiuta a scaricare i nervi e a ritrovare l'equilibrio. Rimettersi a studiare dopo una corsa o una nuotata ha il pregio di farci ritrovare la concentrazione perduta a causa dell'ansia.

La meditazione favorisce la concentrazione

Situati sul polo opposto rispetto all'attività sportiva, anche la meditazione e il training autogeno possono essere d'aiuto per combattere l'ansia. Gli esercizi di respirazione, di visualizzazione e rilassamento aiutano il corpo a scaricare naturalmente la tensione, raggiungendo così uno stato di quiete e tranquillità che favorirà la concentrazione una volta riaperti i libri.

Non abbandonare i propri hobby

Non esiste, però, una modalità unica per tenere lontana l'ansia e la paura. Ognuno sa, infatti, quali sono le attività capaci di tranquillizzarci e di farci ritrovare il giusto equilibrio per affrontare le sfide della quotidianità. Per alcuni è cucinare, per altri fare una passeggiata, per altri ancora ascoltare musica ad occhi chiusi. Ecco perché, nonostante l'ingente mole di lavoro, nessuno studente dovrebbe smettere di praticare hobby e sport nelle settimane precedenti all'inizio dell'esame di maturità. Sarebbe solo un modo per offrire il fianco a stress e ansia.

Stefania Leo