Amazzonia: siccità e surriscaldamento globale fanno ammalare il polmone verde del mondo

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Quando si pensa al polmone verde del nostro pianeta, l'immagine che subito si propone alla mente è quella del verde e sconfinato territorio rappresentato dalla foresta pluviale amazzonica.
Una distesa di verde che copre un'area di 7 milioni di Km2 tra Brasile, Colombia, Perù, Venezuela, Ecuador, Bolivia, Guyana, Suriname e Guyana Francese.

L'Amazzonia ha da sampre rappresentato una speranza per la Terra, sempre più avvelenata dall'inquinamento e dal riscaldamento globale. Gli alberi e la vegetazione, infatti, sono sempre riusciti a lavorare da 'filtro' per le sempre più crescenti emissioni di CO2 nell'ambiente.
Tuttvia oggi la situazione sembra essersi ribaltata, facendo entrare la foresta pluviale tra gli agenti inquinanti del nostro pianeta.

Le ultime stime, in effetti, affermano che la foresta amazzonica emette più anidride carbonica rispetto a quella che riesce effettivamente ad assorbire, andando così a creare per futuro del nostro pianeta uno spaventoso scenario apocalittico.
A rivelare la notizia è stato il Daily Telegraph, il quale ha riportato uno studio condotto recentemente dalla Leeds University secondo il quale le emissioni di CO2 della foresta pluviale hanno eguagliato quelle prodotte annualmente dagli Stati Uniti d'America.

Ma a cosa è dovuta questa inversione di rotta? secondo i ricercatori le radici del problema vanno ricercate nella siccità che, in meno di un decennio, ha colpito ripetutamente l'Amazzonia. Una prima ondata si è infatti verificata nel 2005, per poi replicarsi nel 2010.
La siccità, in effetti, oltre a provocare diversi incendi, ha causato un'ingente morìa di alberi e vegetazione. E, come gli incendi, anche la decomposizione della vegetazione produce CO2.

Uno scenario preoccupante, quello che si rivela ai nostri occhi: due ondate di siccità in un arco di tempo così breve, infatti, non sono assolutamente normali in  un luogo della terra in cui l'acqua dovrebbe abbondare.
Sembrerebbe che il fenomeno sia causato dal crescente surriscaldamento globale a cui è sottoposto il nostro pianeta a causa dei gas serra inquinanti che vengono giornalmente liberati nell'aria.

E' quindi importante, ora, correre ai ripari, andando a mettere in atto strategie affinché inquinamento e consumi energetici rientrino in livelli accettabili. Il genere umano, infatti, non può affatto permettersi che il polmone verde del pianeta si ammali nuovamente.