La razionalità degli agenti economici

Il presupposto di razionalità ha in materia economica un preciso significato. Secondo la teoria neoclassica, in particolare, un agente è razionale se, dopo aver considerato tutte le informazioni a sua disposizione, agisce in modo tale da massimizzare la propria funzione obiettivo. Si tratta di una razionalità di tipo strumentale: l'individuo definisce l'obiettivo da raggiungere e opera le proprie scelte per ottenerlo senza trascurare di utilizzare tutte le informazioni e le risorse disponibili.

Razionalità economica e perseguimento del proprio interesse personale

Un simile concetto di razionalità viene utilizzato nella teoria dei giochi per lo studio di situazioni di interazione strategica. In questo caso gli agenti sono consapevoli del fatto che le proprie decisioni influenzano e sono influenzate dalle azioni di altri individui; è razionale dunque colui che, non solo massimizza la propria funzione obiettivo sotto il vincolo delle risorse a disposizione, ma considera anche le conseguenze dell'interazione strategica. Dunque il concetto di razionalità strumentale e quello di razionalità strategica prevedono che gli agenti economici si comportino in modo tale da perseguire il proprio interesse personale.

Se ciascuno persegue il proprio interesse personale, dunque, le risorse vengono sfruttate in modo efficiente.

Razionalità limitata

Numerose sono le critiche rivolte a questo approccio. L'ipotesi di massimizzazione dell'interesse individuale non è infatti in grado di spiegare i numerosi casi di comportamento non autointeressato spesso osservabile nella realtà; inoltre gli agenti possono non essere in grado di risolvere il complicato processo di massimizzazione vincolata necessario per prendere una decisione.

A seguito di queste critiche negli ultimi trent'anni si è assistito al fiorire di numerosi studi che ipotizzano la non completa razionalità degli individui. Questa linea di ricerca, che ha preso il nome di “razionalità limitata”, si richiama ai contributi di H. Simon.

I principali agenti economici oggetto di studio sono: i consumatori e le imprese. In questo capitolo ci occupiamo dei consumatori.

Consumo e consumatori

Il consumo è l'attività di utilizzazione di beni e servizi per il soddisfacimento di bisogni. In virtù della sua definizione il consumo è spesso considerato il fine ultimo di ogni azione economica e, quindi, il determinante dell'agire economico.