La prima generazione di poeti romantici: Wordsworth, Coleridge

William Wordsworth

William Wordsworth (1770-1850), considerato con S.T. Coleridge l'iniziatore del movimento romantico in Inghilterra, si distingue come il più grande poeta della natura; una natura percepita con una forza e una sensibilità assolutamente originali e senza precedenti nella letteratura inglese. La sua "nuova" concezione della poesia risulta dalla fusione del mondo interiore del poeta con quello esterno; il suo compito nella composizione delle Lyrical ballads, che scrisse insieme con Coleridge, fu quello di "proporsi di trasfigurare con il fascino della novità le cose di tutti i giorni e di destare un sentimento analogo al soprannaturale".

La vita

William Wordsworth nacque a Cockermouth, nel Cumberland, e trascorse la fanciullezza a contatto con il tranquillo e pittoresco paesaggio del Lake District, il distretto dei laghi, destinato a esercitare un influsso determinante sulla sua formazione di poeta. Dopo aver studiato giurisprudenza al St. John College di Cambridge, nell'estate del 1791-92 si recò in Francia, dove rimase per due anni simpatizzando per la rivoluzione e dove ebbe una relazione sentimentale con Annette Vallon, che gli diede una figlia. Separatosi da lei e tornato in Inghilterra, attraversò un periodo di profondo turbamento per la delusione provocata dalle degenerazioni autoritarie e sanguinose della rivoluzione. Tale crisi, testimoniata dal dramma The borderers (I confinanti), lo avrebbe portato in seguito su posizioni conservatrici. Ritrovò equilibrio e serenità prima nel Dorset e poi nel Somerset, dove si stabilì con la sorella Dorothy. Nel 1795 incontrò Coleridge, con il quale avviò un famoso sodalizio. Nel 1798 Wordsworth, Dorothy e Coleridge fecero un viaggio in Germania e, tornati l'anno successivo, si stabilirono a Grasmere, nel Cumberland, regione nella quale il poeta trascorse il resto della vita. Nel 1802 sposò Mary Hutchinson e negli anni successivi, pur prostrato dal dolore per la morte di due figli, scrisse molte tra le opere più importanti, fra cui il lungo poema The prelude e i due volumi di Poems (1807). Dopo il 1807 la sua vena poetica cominciò a inaridirsi e divenne più convenzionale e retorica; solo pochi lavori (tra questi, Peter Bell e The waggoner, Il carrettiere, entrambi del 1819) mantennero la freschezza di ispirazione del primo periodo. Nominato (1843) Poeta Laureato alla morte di R. Southey, si spense a Rydal Mount, dove si era trasferito nel 1819.

Le opere

Oltre al dramma I confinanti (1796-97), interessante soprattutto come documento autobiografico, Wordsworth pubblicò le prime poesie nel 1793: An evening walk (Passeggiata serale) e Descriptive sketches (Schizzi descrittivi) non mostrano ancora una vera originalità di concezione o espressione, poiché egli non aveva ancora elaborato il suo concetto di poesia basato sul legame tra poeta e mondo esterno, uomo e natura, che caratterizzò tutta la successiva produzione artistica. Nel 1798 insiema a Coleridge pubblicò le Lyrical ballads (Ballate liriche), costituite da diciannove poesie sue e quattro di Coleridge, che vengono considerate come l'inizio e il manifesto ufficiale del movimento romantico inglese. La sua poesia migliore presente nella raccolta è Tintern abbey (L'abbazia di Tintern), che presenta l'evoluzione dell'atteggiamento del poeta nei confronti della natura, dall'infanzia all'età adulta, scritta in un linguaggio poetico ricco e personale: Wordsworth rivelava di aver infine appreso a contemplare la natura ascoltando, al tempo stesso, la "quieta, dolente musica dell'umanità".

The prelude (Il preludio), iniziato nel 1798, completato nel 1805 e pubblicato postumo nel 1850, è un poema autobiografico in blank verse, quasi un diario in versi in cui il poeta espone la propria evoluzione spirituale. In origine Il preludio doveva servire come introduzione al poema filosofico The recluse (Il recluso), del quale però vide la luce solo la prima parte, intitolata The excursion (L'escursione, 1814).

Nel 1807 pubblicò i due volumi di Poems (Poesie), che comprendono alcune liriche famose, quali l'Ode to duty (Ode al dovere), Ode on intimations of immortality (Ode all'immortalità), The solitary reaper (La mietitrice solitaria), The daffodils (I narcisi) e le cinque Lucy poems (Poesie a Lucy).

Le opere della maturità comprendono alcune serie di sonetti (The river Duddon, Il fiume Duddon, 1820; Ecclesiastical sonnets, Sonetti ecclesiastici, 1822) e le poesie nate dai viaggi nel Continente, in Irlanda e Scozia, dove divenne amico di sir Walter Scott (Memorials of a tour on the continent, Ricordi di un viaggio sul continente, 1822).

La poetica: emozione e natura

Nella famosa Prefazione alla seconda edizione (1800) delle Lyrical ballads Wordsworth diede la propria definizione di poesia: la poesia è soprattutto espressione di uno stato d'animo e il suo valore coincide con quello dello stato d'animo espresso. Essa non dipende da un uso corretto delle immagini e della tradizione letteraria, ma dal fluire delle emozioni, filtrate dal ricordo: la poesia non nasce infatti direttamente da un'emozione, ma quando quell'emozione stessa è rivissuta nel ricordo, "in tranquillità", per usare le sue parole. Le capacità ricreative del ricordo riproducono quell'emozione in una forma purificata e poetica. Il poeta è un uomo dotato di una maggiore sensibilità e conoscenza della natura umana e possiede talenti superiori per qualità e intensità a quelli dell'uomo comune; egli ha quindi il compito di mostrare la verità intima delle cose agli altri uomini per insegnare loro a migliorare i propri sentimenti e la propria etica. Componente essenziale della sua poesia è la natura, non più quella meccanicistica descritta dall'illuminismo, ma quella palpitante di vita della filosofia naturale tedesca, in una visione che stabilisce una profonda continuità fra naturalità e umanità e, attraverso di essa, fra l'uomo e Dio. Il primo Wordsworth sembra non essere molto distante da una visione panteistica della realtà: l'individuo e l'umanità tutta sono una cosa sola e al poeta spetta il compito di cantare tale affinità. Questo volgersi alla natura, al paesaggio, ai suoi miti primordiali rimanda a un altro elemento tipicamente romantico, il motivo del ritorno all'infanzia, ovvero a quel periodo della vita dell'uomo in cui le esperienze sensorie sono più immediate e sane, quindi più vive e preziose per il poeta perché capaci di intuire i misteri del mondo, attitudine che l'uomo perde col passare del tempo. La natura è contemplata nel suo grande disegno, ma anche negli aspetti più minuti (i colori dei muschi, i campi in fiore), interesse per il particolare che si estende alle figure umane: i suoi personaggi sono spesso persone umili (la mietitrice, il piccolo montanaro cieco), la cui semplicità è emblematica di una vita condotta in sintonia con la natura, e proprio la loro vicinanza con la natura li rende i migliori rappresentanti della vera umanità.

Il linguaggio

La poesia settecentesca, ispirata da modelli classici, ricercando un linguaggio il più possibile elegante e raffinato aveva finito per creare formule stereotipate (la cosiddetta poetic diction), ripetitive, sempre meno vitali e sempre più distanti dalla lingua reale. Wordsworth e Coleridge sentirono ed espressero nelle Lyrical ballads la necessità di precisare e definire nuovi temi e un nuovo linguaggio poetico. La scelta di trattare una materia desunta dalla vita quotidiana implicava l'adozione di un linguaggio completamente differente, adatto a persone calate nelle esperienze di vita anche più umili. Così lo stile di Wordsworth è semplice e povero di metafore e similitudini, per rimanere vicino alla lingua comune. Talvolta il suo stile poetico potrebbe sembrare più vicino alla prosa se non si caricasse di una sottile suggestività. Anche per quanto riguarda il metro, Wordsworth abbandona il distico eroico del Settecento per tornare a forme metriche più essenziali quali il blank verse.