Allimandi, Enrico

pittore italiano (Torino 1910-1984). Senza alcuna formazione accademica, incominciò a dipingere fin da giovanissimo; fra il 1928 e il 1929 soggiornò a Parigi, dove ebbe modo di lavorare come scenografo per la ditta Gallay-Frères. Qui subì l'influsso di Maurice de Vlaminck, nonché di Gino Severini e dei maestri cubisti Picasso e Braque. Costretto a rientrare in Italia a causa di una malattia, incoraggiato da Fillia, si unì ai futuristi torinesi, con i quali espose in numerose mostre. Nelle opere più tarde, Allimandi appare incline all'astrattismo, con accenni surrealisti, mentre le tematiche affrontate nelle sue ultime produzioni rasentano l'ossessività erotica, espresse con cupe tonalità riconducibili alla maniera espressionista.

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