Pescétti, Orlando

pedagogista e letterato italiano (Marradi, Firenze, ca. 1556-Verona ca. 1624). Fondò a Verona una scuola pubblica, laica, a spese del comune con un piano di studi concepito in opposizione a quello delle scuole tenute da religiosi. Partecipò alle polemiche letterarie dell'epoca, sostenendo dapprima la superiorità dell'Ariosto sul Tasso, poi difendendo quest'ultimo dai suoi censori e critici. Fu chiamato in seguito a insegnare allo Studio di Ferrara dove affermò la validità del nuovo genere della tragicommedia rappresentato dal Pastor fido del Guarini (Difesa del “Pastor fido”, 1601). Ritornò poi su posizioni tradizionaliste confutando l'Anticrusca del Beni (Risposta all'“Anticrusca” di Paolo Beni, 1613). Fra le sue opere si ricordano: Orazione d'Orlando Pescetti dietro al modo d'istruire la gioventù, ecc. (1592), Il Cesare (1594), opera in cui si è voluto trovare un collegamento con il Julius Caesar di W. Shakespeare, Proverbi italiani per uso dei fanciulli che imparan grammatica (1602).

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